Daniele Aiello dimostra come un luogo dedicato al biologico possa diventare fucina di idee, ricerca e crescita personale
20 ottobre 2025 15:45C’è chi entra in un negozio per comprare farina o pomodori, e chi — come Daniele Aiello — vi entra per nutrire anche la mente. Da anni, il pizzaiolo del ristorante e B&B Il Pescatore di Montepaone Lido frequenta il Naturium, non solo come punto di riferimento per la spesa quotidiana, ma come vera e propria officina di ispirazioni.
Tra gli scaffali di prodotti bio e volumi di cultura gastronomica, Aiello si ferma a leggere, annotare, confrontare. Sperimenta, torna, prova di nuovo. È un cliente curioso, “uno di quelli che cercano sempre, che non si accontentano dei soliti fornitori”, racconta Giovanni Sgrò, ideatore del progetto Naturium e promotore di un modello culturale fondato sull’educazione alimentare e sulla sinergia con il territorio.
Daniele Aiello rappresenta la terza generazione di una famiglia di ristoratori e pescatori che, dal lontano 1954, porta avanti la tradizione gastronomica calabrese. La cucina e la panificazione scorrono nel suo sangue: il padre, insegnante di cucina in un istituto alberghiero del Catanzarese, gli ha trasmesso l’arte e la disciplina del mestiere.
Fin da ragazzo, Aiello ha imparato i segreti dell’impasto accanto a un pizzaiolo napoletano, ma col tempo ha costruito una propria identità. Oggi propone una pizza contemporanea, frutto di studio e sperimentazione, con lievitazioni naturali di 30 o 42 ore, tra impasti diretti e indiretti. Le sue creazioni mantengono il richiamo alle origini partenopee, ma guardano al futuro con un’attenzione sempre più marcata alla qualità nutrizionale.
“È bello avere clienti che non si limitano a comprare, ma che attingono ai prodotti come fonte di innovazione”, spiega ancora Sgrò. “Daniele è cresciuto molto negli ultimi anni, anche grazie alla curiosità e alla formazione continua che lo contraddistinguono. Lo ricordo al primo corso con Sara Papa, entusiasta come un bambino.”
Naturium diventa così il punto di incontro tra cultura alimentare, formazione e territorio: un luogo dove produttori, cuochi e appassionati si contaminano a vicenda. Qui l’acquisto si trasforma in dialogo, la formazione in esperienza, e la cucina in ricerca.
Il percorso di Daniele Aiello è l’esempio concreto di come un progetto culturale possa generare valore diffuso, creando legami tra persone, saperi e territori.
Naturium, nel suo impegno costante per un consumo consapevole e una cucina sostenibile, non è soltanto un punto vendita, ma un laboratorio aperto. Un luogo dove — tra farine integrali, oli biologici e libri di cucina naturale — prendono forma le storie di chi, come Daniele, ha scelto di fare della qualità una filosofia di vita.
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