Morelli (FSP Polizia): «Congratulazioni ai Carabinieri della Stazione di Catanzaro Lido. Ma non lasciateci soli»
Rocco Morelli FSP polizia di Stato
28 agosto 2025 13:48
«Desideriamo esprimere le nostre più sentite congratulazioni ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Lido per la brillante operazione condotta nella giornata di ieri, durante la quale sono riusciti a fermare due soggetti ben noti alle forze dell’ordine, affrontando rischi personali estremi per garantire la sicurezza della collettività» – dichiara Rocco Morelli, Segretario Generale Provinciale del Sindacato FSP Polizia di Stato.
«Il coraggio, la prontezza e la determinazione dimostrati confermano, ancora una volta, che la vera frontiera della legalità è presidiata da uomini e donne in Divisa, ogni giorno, con professionalità e spirito di sacrificio.
La nostra solidarietà ai colleghi è scontata, così come i complimenti per l’intervento impeccabile. Tuttavia, non possiamo fare a meno di evidenziare, ancora una volta, il persistente scollamento tra il bisogno di sicurezza espresso dai cittadini e quella effettivamente garantita da istituzioni diverse dalle Forze dell’Ordine.
I due soggetti fermati sono notoriamente individui dalla comprovata pericolosità sociale. Ci chiediamo: perché erano ancora in libertà?
Come Operatori dello Stato, rispettiamo le leggi e confidiamo nella loro corretta applicazione. Siamo garantisti, come è doveroso per chi indossa una Divisa. Ma siamo anche madri, padri, figli e figlie, e quando scendiamo in strada per il nostro servizio, sentiamo sulle spalle non solo la responsabilità del nostro ruolo, ma anche il peso della solitudine operativa in cui troppo spesso ci troviamo.
Abbiamo piena fiducia che il giudice chiamato a decidere sulla convalida del fermo agirà nel rispetto delle norme. Ma riteniamo, senza spirito punitivo e senza vendetta, che per soggetti privi di scrupoli, che rappresentano un pericolo concreto e reiterato per la società, non possa esserci alcuna remissione di peccato.
Non chiediamo privilegi, ma di non essere lasciati soli. La sicurezza dei cittadini non può gravare unicamente sulle spalle di chi indossa una divisa: è responsabilità collettiva e istituzionale».