Saranno 200 i testimoni che sfileranno davanti alla Corte d'assise di Cosenza nel processo a Isabella Internò accusata di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai motivi futili per la morte di Donato Denis Bergamini.
Lo hanno deciso i giudici ammettendo la lista dei testi presentata dalle parti. Il processo è stato quindi aggiornato al 25 novembre prossimo dopo una questione preliminare sollevata dalla difesa sulla nullità della riapertura delle indagini, rigettata dalla Corte presieduta da Paola Lucente. Ammessa anche la trascrizione delle intercettazioni più rilevanti.
"Sono molto soddisfatto perché siamo partiti con il piede giusto e adesso viaggiamo" ha detto all'uscita l'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini. In aula l'avvocato ha fatto un riferimento al processo Cucchi, in cui era legale della famiglia, suscitando le contestazioni della difesa.
"Capisco che il processo Cucchi - ha detto Anselmo parlando con i giornalisti - possa far paura al processo Bergamini, perché le tematiche medico-legali sono abbastanza simili. Nel processo Cucchi avevamo trovato un radiologo di fama internazionale ed è diventato un teste della Procura come oggi Fineschi (il prof. Vittorio Fineschi dell'Università La Sapienza, lo stesso che ha svolto l'autopsia sul corpo di Giulio Regeni ucciso in Egitto, ndr). Anche se qui, da un punto di vista medico legale, la verità è stata nascosta all'inizio di questa vicenda ma l'analogia non può che fare paura. A Donata Bergamini dico di stare tranquilla, di essere serena perché arriverà il suo momento. Ci misuriamo sui fatti e finalmente faremo questo processo".
Alla prima udienza ha assistito anche Isabella Internò, seduta in aula con occhiali scuri e mascherina nera, accanto al suo avvocato Angelo Pugliese. Da parte nessun commento e, alla fine dell'udienza, è uscita da una porta secondaria per evitare i giornalisti. All'esterno del palazzo di giustizia di Cosenza alcuni tifosi rossoblu hanno sventolato le bandiere in segno di vicinanza alla famiglia di Denis Bergamini.
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