Tutto accade in poche ore: la madre accusa un malore, viene trasportata all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro e dopo poco muore.
Un caso di presunta malasanità registrato nel 2016 e che ora trova forma in una denuncia presentata alla Procura della Repubblica da parte di un uomo che ha perso la madre per cause che ora, grazie al supporto dell’avvocato Gennaro Pierino Mellea, vuole scoprire.
L'avvocato Mellea
A causa di condizioni precarie, la 66enne viene ricoverata con la diagnosi di trombosi aorta addominale. Dopo aver cercato di contattare invano il chirurgo vascolare, si contatta il reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Gemaneto ma un medico riferisce che l’intervento non era di competenza cardiochirurgica. Stesso iter per il Sant’Anna, che risponde di non aver reperibile il chirurgo vascolare.
Si cambia strategia: la paziente viene sottoposta ad una parziale “ricanalizzazione dell’aorta addominale” presso l’emodinamica del Pugliese.
La donna morirà prima delle 16 dello stesso giorno.
Ora il figlio vuole vederci chiaro e chiedere agli inquirenti di verificare se il tempestivo intervento sulla madre avrebbe potuto scongiurare il decesso, se le cure praticate erano quelle necessarie; se nell’irrepetibilità del chirurgo vascolare vi sia un reato, così come anche se ci siano omissioni da parte del Sant’Anna e del Policlinico di Germaneto.
La vicenda viene raccontata così dal querelante e dunque spetterà ora alla magistratura scoprire cosa è realmente accaduto quel giorno di gennaio del 2016.
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