Morte sospetta al Policlinico, la Procura insiste con il rinvio a giudizio di Indolfi e De Filippo

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Un’aula di Tribunale
  13 febbraio 2020 16:13

La Procura di Catanzaro insiste con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti della dottoressa Caterina De Filippo e il Professore Ciro Indolfi, finiti davanti al Giudice dell'udienza preliminare. con l'accusa di concorso materiale e morale tra loro, in qualità di pubblici ufficiali, formato una falsa comunicazione di partecipazione di Indolfi ad una riunione Regionale di coordinamento relativa alla “ Rete Sindrome Coronarica Acuta” programmata per il 7.5.2014, alterando la data vergata a mano nello spazio appositamente riservato dalla stampigliatura del timbro apposto in calce al predetto documento.

Secondo il capo di imputazione, i due si sarebbero resi responsabili, in concorso, del reato di falso materiale in atto pubblico di cui all’articolo  476 del codice penale, contraffacendo l’atto e sottoscrivendo-in epoca successiva a quella in cui l’atto era già uscito dalla loro disponibilità – il numero 4 al numero 5, facendo così risultare, in difformità dal vero, quale data di apposizione del timbro, e quindi di redazione della comunicazione predetta, il 02.05.2014 anziché il 02.05.2015.

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Il procedimento penale prende le mosse dalla denuncia sporta dall’avvocato Luca Occhionorelli, figlio di Antonio Occhionorelli, deceduto nell’Unità Terapia Intensiva Coronarica del policlinico di Catanzaro il 9 Maggio 2014, dopo quattro giorni di degenza.

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Con la denuncia, il figlio dell’Occhionorelli aveva sollevato censure sulla documentazione, in copia, fornita dal Policlinico Universitario per dimostrare l’assenza dal Reparto UTIC di Indolfi nel giorno 7 Maggio 2014.

Oggi il procedimento è stato affrontato davanti al Gup Antonio Battaglia. Tramite i legali Massimo Scuteri, Nicola Cantafora per Indolfi e Francesco Gambardella per Defilippo, gli imputati hanno difeso le loro posizioni e quanto accaduto. Secondo le argomentazioni difensive, non ci sono le ragioni giuridiche per affrontare il processo in dibattimento. E quindi hanno chiesto che la pratica si chiuda con una sentenza di non luogo a procedere. 
La prossima udienza, in cui ci potranno essere eventuali repliche,  si terrà il 27 febbraio. Giorno in cui il Gup dovrebbe mettere un primo punto fermo nell'annosa vicenda giudiziaria.

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ed.cor.

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