È notorio che la società moderna impone agli individui obiettivi e target da raggiungere sempre più impegnativi con un forte carico emotivo sulla persona.
Figuriamoci a quale carico emotivo è sottoposto, al giorno d’oggi, un operatore di polizia che oltre a dover valutare il rispetto delle leggi, senza l’ausilio di codici e in un breve lasso di tempo, deve porre in essere tutte quelle procedure atte a tutelare la propria e altrui incolumità.
Tutto ciò con la concreta e costante paura che per lo svolgimento delle sue mansioni possa esser destinatario di un avviso di garanzia.
Tale ultimo aspetto si va a sommare alle molteplici difficoltà che quotidianamente un poliziotto deve affrontare in strada creando l’humus perfetto per lo stress da lavoro correlato.
Lo stress lavoro correlato, in base alla normativa vigente, deve essere adeguatamente valutato dal datore di lavoro che deve porre in essere tutti gli accorgimenti necessari a ridurre il rischio che i propri dipendenti possano essere colpiti da questa patologia.
Premesso quanto sopra si esterna tutta l’indignazione di questa Organizzazione Sindacale e si chiede a gran voce l’intervento dello Stato e dei suoi Funzionari per tutelare una categoria ormai definibile “debole” quella degli appartenenti alle Forze di Polizia che ogni giorno, in mezzo a mille insidie, tutelano l’ordine e la sicurezza pubblica facendo rispettare leggi le cui pene sono sempre più incerte.
In attesa di un celere e auspicabile intervento degli Organi dello Stato e della pronuncia dell’A.G., il Mosap esprime vicinanza ai colleghi della Questura di Cosenza e piena fiducia nell’operato della magistratura.
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