Mostaccioli (Confartigianato Catanzaro): "Turismo e commercio per rilanciare corso Mazzini"

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Mostaccioli Raffaele Confartigianato
  18 dicembre 2019 16:25

 “Corso Mazzini vivace e vivo, pieno di persone che si riappropriano di spazi e momenti di socialità, che riscoprono angoli di una città bella fatta di vicoli e scorci suggestivi, di storia e identità, è l’immagine della speranza che un futuro diverso per il tessuto socio-economico del Capoluogo di regione è possibile. Vedere le attività commerciali in movimento e i negozi pieni, i bar con la gente seduta ai tavolini che consuma, è la massima aspirazione di chi vive di questo, e anche delle associazioni di categoria che li rappresentano. Non possiamo non essere felici e soddisfatti del successo delle manifestazioni organizzate dall’Amministrazione comunale di Catanzaro in occasione del Natale. Ma siamo tutti consapevoli che non è un calendario di eventi a tempo che può rivitalizzare il centro storico nell’arco ridotto di poche settimane”. E’ quanto afferma il segretario provinciale di Confartigianato di Catanzaro, Raffaele Mostaccioli.

“Non basta la buona volontà dell’Amministrazione e degli assessorati competenti a rendere permanente la presenza di cittadini che riempiono Corso Mazzini, la via principale del centro, isola pedonale, per una volta come nel resto delle grandi città italiane ed europee – afferma ancora Mostaccioli -. Si tratta di piccoli passi che ci permettono di capire la risoluzione di una problematica atavica come quella della carenza dei parcheggi deve essere il primo passo per guardare al ‘centro pedonale’, che l’incentivo dell’uso della Funicolare, che sarebbe bello vedere aperta più tempo tutti i giorni, funziona, che microeventi stimolano la curiosità e il flusso dei cittadini in cerca di momenti di svago. Le associazioni di categoria, sì quelle che con tanta facilità vengono additate da qualche intellettuale onnisciente, come disattente e distratte e poco interessate ai fenomeni che rallentano l’economia e impoveriscono il centro, sono le stesse che già l’anno scorso hanno presentato all’Amministrazione comunale, purtroppo con nessun risultato, un calendario di eventi per la valorizzazione e l’animazione del centro per 12 mesi, e non poche settimane all’anno. Le associazioni che si impegnano a rappresentare le categorie degli esercenti e delle attività che insistono nel perimetro urbano sono pronte da sempre a fare la propria parte, promuovendo un confronto positivo con gli attori protagonisti del possibile rilancio. Ma succede troppo spesso che siano proprio le associazioni di categoria riconosciute a livello nazionale a passare in secondo piano rispetto a sigle estemporanee che rappresentano quattro esercenti che pretendono di aver maggiore voce in capitolo, con l’avallo del Comune, di chi rappresenta migliaia di lavoratori. Siamo convinti – dice ancora Mostaccioli – che il rilancio ‘permanente’ non può che passare dal binomio commercio e turismo. Le strategie da mettere in campo ci sono, penso alle creazione di aggregazioni commerciali più forti, così come per le attività artigianali e dei servizi, insomma la realizzazione di “centri commerciali naturali”: certo è difficile riuscire e realizzare le sinergie necessarie, ma è essenziale per creare un indotto virtuoso per la comunità".

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"La sfida è riappropriarsi del centro storico anche dal punto di vista commerciale: devono tornare le presenze di residenti e turisti. Confartigianato ci crede, e ci riprova anche il progetto presentato nei giorni scorsi “Catanzaro città dell’amore”.  L’intento è quello di favorire lo sviluppo turistico dell’intero comprensorio catanzarese, promuovendo un territorio pieno di storia e di cultura, partendo dalla contrastata storia d’amore tra Rachele De Nobili e Saverio Marincola, per fare come e meglio di Verona con Giulietta e Romeo. Puntiamo a mettere in campo attività che possano ampliare l’offerta turistica e culturale, e quindi, favorire la crescita delle realtà produttive e commerciali, sia quelle già presenti nel centro storico, sia quelle che potrebbero aprire, a partire da nuove attività artigiane e imprenditoriali. E lo facciamo anche con la collaborazione di Confartigianato Verona che è pronta a collaborare ad un gemellaggio tra le nostre città".

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"Tacciare di immobilismo o girare rimproveri alle associazioni di categoria, quindi, non solo è ingeneroso ma è decisamente inutile”.

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