Museo del Mediterraneo, Fiorita: "A Reggio 53 milioni, a Catanzaro le promesse non mantenute"

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images Museo del Mediterraneo, Fiorita: "A Reggio 53 milioni, a Catanzaro le promesse non mantenute"

Mentre Reggio avrà il suo museo del mare, a noi restano i pontili semivuoti del porto, i lavori di completamento che non partono e il degrado che cresce intorno", così il leader del movimento "Cambiavento", Nicola Fiorita

  03 maggio 2021 12:55

"Il finanziamento del progetto del Museo del Mediterraneo accordato a Reggio Calabria è una bellissima notizia per la nostra regione, non c’è che dire. Il progetto, nato dal genio di Zaha Hadid, rientra tra i 14 interventi strategici inseriti dal governo nel Piano per i Grandi attrattori culturali. Complimenti, quindi, a Reggio Calabria per essere riuscita ad aggiudicarsi un’opera così rilevante e prestigiosa" -così Nicola Fiorita all'indomani della notizia relativa al Museo del Mediterraneo, su cui aggiunge: "senza alcuna stilla di inutile campanilismo, è evidente quanto poco conti e abbia contato negli ultimi anni Catanzaro, capoluogo di regione, nello scacchiere politico nazionale. Sì, perché il finanziamento che permetterà a Reggio Calabria di ospitare un museo bellissimo e di richiamo internazionale, giunge in riva allo Stretto perché Reggio Calabria è Città Metropolitana. E la Calabria è l’unica regione d’Italia in cui la Città Metropolitana non coincide con il capoluogo di regione".

"L’inconsistenza della rappresentanza locale che da anni amministra Catanzaro è tutta racchiusa in questa circostanza e si traduce in enormi possibilità che Catanzaro ha perso e continuerà a perdere. -scrive ancora Fiorita nella sua nota- Incapacità politica, miopia amministrativa, assenza di un progetto di lungo periodo da costruire attraverso azioni quotidiane: gli anni di Abramo e dei suoi alleati hanno isolato Catanzaro dal contesto nazionale, relegandola al ruolo di comparsa inutile e ininfluente. E se i danni prodotti sono incalcolabili perché derivano da tutte le occasioni perse, i fondi ignorati, le idee non pervenute, ciò che è calcolabile perché visibile sono gli effetti sulla realtà odierna: tra periferie-dormitorio in cui non esiste una rete sociale, un centro storico svuotato e cadente, negozianti e imprese in difficoltà, piani di sviluppo rimasti sempre su carta".

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"Reggio ha i suoi fondi -conclude Fiorita- avrà un grande museo del mare. A noi restano i pontili semivuoti del porto, i lavori di completamento che non partono e il degrado che cresce intorno".

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