Nella mattina di ieri, i carabinieri della Compagnia di Taurianova, con il supporto dei colleghi Cacciatori dello Squadrone Eliportato di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto Noto Antonio, 68enne di Molochio, già gravato da precedenti di polizia, per i reati di ricettazione, detenzione abusiva di munizionamento e di una arma comune da sparo clandestina.
In particolare, i militari dell’Arma, in località Timpe, al termine di una perquisizione eseguita presso un terreno agricolo e all’interno di due casolari, adibiti a deposito attrezzi e stalla, nella sua piena disponibilità, hanno rinvenuto una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa e oltre 70 cartucce.
L’arma è stata infatti trovata immersa nel gasolio all’interno di un contenitore in plastica, ben nascosto in una fessura di un muro in pietra, mentre le munizioni sono state trovate all’interno di un involucro in polistirolo nascosto sotto dei massi all’ingresso del casolare.
Arma e munizioni sono state sequestrate e saranno trasmesse al RIS di Messina per le analisi tecniche e balistiche, anche al fine di verificare l’eventuale precedente utilizzo in eventi criminosi nel territorio.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Reprimere e prevenire i reati in materia di armi rappresenta una delle priorità dei carabinieri in tutta la provincia. L’operazione si inserisce infatti in una più ampia e coordinata azione di controllo svolta dai carabinieri della Compagnia di Taurianova, grazie soprattutto alla costante attività informativa e di aderenza col territorio delle stazioni carabinieri, volta a contrastare la circolazione di armi clandestine, molto spesso occultate sotto terra o all’interno di muri o in incavi naturali. Negli ultimi giorni mirati servizi nei terreni agricoli e perquisizioni hanno portato a Taurianova al sequestro anche di altra arma da fuoco, una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa, e oltre 35 cartucce di vario calibro, occultate in aperture di alcuni alberi.
Tale azione repressiva si affianca ad una costante attività preventiva di controllo dei legittimi detentori di armi svolta dalle stazioni carabinieri, al fine di verificare la regolarità del possesso e detenzione. Tale attività ha l’importante scopo di impedire eventuali atteggiamenti poco diligenti e scarsamente prudenti nelle modalità di custodia, che possono facilitare l’asportazione delle armi regolarmente denunciate da parte dei criminali, soprattutto in caso di furti in abitazione, i quali potrebbero utilizzarle per compiere danneggiamenti o reati contro le persone. Con l’inizio della stagione venatoria, inoltre, i carabinieri sono costantemente impegnati in mirati servizi nelle aree di caccia, al fine di prevenire le rapine dei fucili ai cacciatori e controllare il regolare e ordinato svolgimento dell’attività venatoria.
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