di FRANCESCO IULIANO
Un concerto di Natale in favore della popolazione detenuta della Casa Circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro. E’ stata questa l’iniziativa dell’associazione ‘Promocultura’ Ets presieduta dal maestro Tommaso Rotella, avviata con la collaborazione della direzione del carcere in occasione delle festività natalizie.
Nei giorni scorsi, sul palcoscenico del teatro dell’Istituto penitenziario si è esibito il duo composto da Arianna Mondilla (voce) e Francesco Mauro (chitarra). Con loro anche il gruppo di musica ‘Suoni - Colori e Ritmi del Mediterraneo’ inserito nel progetto denominato ‘Incontri con la Musica’, composto dai docenti Maria Veraldi e Cristina Pullano e con la partecipazione di alcuni detenuti.
“Il mio ringraziamento - ha commentato la direttrice dell’Istituto, Patrizia Delfino - va al presidente dell’associazione Promocultura - per aver voluto regalare un momento di buona musica ai detenuti, contribuendo ad alleviare la sofferenza che in questo periodo di festa per chi si trova lontano dagli affetti familiari è sicuramente maggiore. Un'iniziativa che si inserisce all’interno del più ampio progetto denominato ‘Musica…. Dentro’ che prevede un laboratorio musicale all’interno dell’Istituto. Da considerare, tra l’altro, la valenza trattamentale del progetto, con la musica pensata come uno strumento eccezionale di diffusione della cultura ma anche un’occasione di riflessione. Un ringraziamento va anche a tutto il personale in particolare quello della Polizia Penitenziaria, al comandante Massimo Carnevale e dell’area educativa per il supporto e la collaborazione offerta. dell’Istituto per aver contribuito alla realizzazione dell’iniziativa e di tutte quelle opportunità trattamenti offerte nonostante le emergenze, le criticità e le difficoltà del periodo”.
Ancora una volta, dunque, è stata la musica la protagonista all’interno dell’Istituto penitenziario di Catanzaro.
“Questa iniziativa - ha detto Tommaso Rotella -, ha voluto lanciare un forte segnale di inclusione sociale. L’essere vicini alla popolazione detenuta con un concerto di Natale, è un evento che può avere un grande significato, sia per i detenuti che per il personale penitenziario. Un'opportunità per portare un po' di gioia e di spirito festivo all'interno di un ambiente spesso difficile e isolante.
Questa, come altre attività - ha proseguito -, possono rappresentare un momento di sintesi e di riflessione per il pubblico esterno. Un modo per far comprendere le tematiche legate alla detenzione ed all'importanza della riabilitazione. La partecipazione di artisti esterni e volontari che operano quotidianamente all’interno del carcere, hanno reso l’evento più rilevante, in quanto hanno offerto lo spunto per acquisire maggiore consapevolezza di quelle che sono le tematiche e le problematiche che afferiscono il mondo carcerario”.
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