È stato individuato dalla Polizia di Crotone quello che dovrebbe essere uno dei sei scafisti alla guida dell'imbarcazione tragicamente naufragata lo scorso 26 febbraio sulle coste di Cutro. L'uomo, un cittadino di nazionalità turca di 30 anni, sarebbe stato individuato tra le vittime e riconosciuto dai migranti sopravvissuti al disastro.
La notizia giunge nella stessa mattinata in cui, Polizia e Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, hanno reso noto l'arresto di Ufuk Gun, il 28enne turco catturato la notte scorsa in Austria da Polizia e Finanza. Il fermo si unisce a quelli già effettuati nei primi istanti del naufragio con l'arresto dei presunti scafisti Fuat Sami, turco di 50 anni, del pakistano 25enne Arslan Khalid e del minore pakistano I.H. Un cittadino siriano risulta invece ancora disperso. In tutto due sarebbero sei gli scafisti alla guida dell'imbarcazione.
L'individuazione di Ufuk Gun è stata possibile grazie ai sopralluoghi effettuati sul luogo del naufragio, nei pressi di una strada interpoderale adiacente alla spiaggia di Steccato di Cutro, dove erano stati rivenuti alcuni stralci di un documento riconducibile ad un cittadino di origini turche. Erano stati poi i sopravvissuti a riconoscere il turco come lo scafista che si alternava con gli altri alla guida dell’imbarcazione, riparando in alcuni casi i guasti meccanici verificatisi ai motori del natante durante la navigazione.
Subito sono state attivate le ricerche in ambito nazionale ed internazionale, attraverso l’inserimento dei dati del fuggitivo nelle banche dati in uso alle forze dell'ordine e il 3 marzo scorso, la polizia austriaca, nel corso di un controllo, fermava il cittadino turco in quanto sprovvisto di documenti d’identità. Una volta identificato, dal controllo del nominativo nella banca dati SIS II, emergeva l’inserimento fatto dalle Forze dell’Ordine.
Sulla base delle informazioni ricevute dall’Austria relative al controllo effettuato sulla persona, l’Unità italiana della Rete Europea di Ricerca Latitanti E.N.F.A.S.T (European Network Fugitive Active Search Teams) attestata presso il Servizio per la cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, ha attivato un immediato scambio informativo con l’omologa Unità FAST austriaca, coordinandone le attività di ricerca sul campo fino a giungere all’arresto del latitante a Graz. Sono in corso le procedure di consegna.
L’indagato è stato fermato in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo adottato dal Tribunale di Crotone su richiesta di questo Ufficio di Procura, e si trova attualmente in un centro di detenzione in Austria, in attesa dell’iter di consegna italiana.
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