'Ndrangheta, a "Non è l'Arena" di Giletti l'imprenditore vibonese Barbagallo che ha denunciato i clan

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barbagallo e massimo giletti
  12 gennaio 2020 23:51

di PAOLO CRISTOFARO

A seguito dell'operazione "Rinascita-Scott" portata a termine dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, la questione ha assunto sempre di più connotati nazionali. A mettere piede questa sera nello studio di "Non è l'Arena", infatti, popolare trasmissione televisiva di La7, condotta da Massimo Giletti, l'imprenditore vibonese rovinato dai clan, Salvatore Barbagallo. Nel 2007 aveva deciso di opporsi alle pressioni della ndrangheta vibonese e di denunciare tutto agli inquirenti. Il servizio dedicato alla delicata questione del vibonese, con riferimenti al clan Mancuso e alla stessa operazione condotta dal procuratore, Nicola Gratteri, aveva come titolo "Calabria in attesa di giudizio".

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Giletti ha presentato Barbagallo come esempio di coraggio e di civiltà, nella difficile ma indispensabile scelta di denunciare le pressioni e le minacce subite agli organi competenti. "Sono stato vessato e rovinato per tanto tempo", ha detto Barbagallo. "Mi hanno fatto di tutto e non ce la facevo più. Alla fine ho scelto di denunciare e bisogna denunciare sempre". Nel dibattito è intervenuto anche Alessandro Cecchi Paone, presente in studio, che ha posto l'accento sui rapporti tra la malavita organizzata e la politica, sostenendo - a suo avviso - che la Calabria abbia la tendenza a non rendere accessibili i ruoli di governo e di amministrazione a cittadini onesti che non abbiano vincoli o legami di alcun genere. "Se lei che ha avuto questo coraggio e che è una persona per bene si candidasse, la voterebbero?", ha chiesto Cecchi Paone all'imprenditore Barbagallo. Scontata la risposta.

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"Dopo un sorriso accennato, l'imprenditore vibonese ha sollevato le spalle: "Voti non ne prendo" ha risposto. "Visto? - ha commentato prontamente Cecchi Paone - "Alla gente onesta non viene consentito di ricoprire incarichi politici. Queste persone oneste, in Calabria, non hanno una rappresentanza". Giletti si è inserito nella discussione asserendo che "talvolta è persino difficile entrare nelle liste politiche".

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Nel corso della trasmissione sono state mostrate le immagini del corteo dei cittadini di Vibo - all'indomani dell'operazione "Rinascita-Scott" - davanti al comando dei Carabinieri per sostenere l'attività degli organi inquirenti. Barbagallo è intervenuto, più avanti, in occasione dell'intervista al presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni (LEGGI QUI), col quale ha avuto luogo un acceso scontro verbale. "Voi politici calabresi non avete fatto nulla per questa terra. Venga anche lei giorno 18 a sostenere Gratteri alla manifestazione organizzata davanti alla Procura di Catanzaro", ha detto l'imprenditore. "Le istituzioni catanzaresi saranno rappresentate", ha risposto Polimeni.

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