È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare [11 in carcere e 1 agli arresti domiciliari] emesse nei confronti di elementi di vertice, luogotenenti e affiliati alle potenti cosche della ‘ndrangheta Serraino e Libri operanti nella città di Reggio Calabria.
Sono ritenuti tutti responsabili di associazione mafiosa e, a vario titolo, di estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, illecita concorrenza con violenza o minaccia, incendio, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, coadiuvati dagli operatori dei Reparti Prevenzione Criminedella Calabria, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e il sequestro di alcuni esercizi commerciali.Impiegati circa 100 agenti della Polizia di Stato.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso la sala conferenze della Questura di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e del Questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone.
L’inchiesta della D.D.A. di Reggio Calabria ha consentito di accertare come il vertice della cosca SERRAINO sia attualmente rappresentato da CORTESE Maurizio, genero di PITASI Paolo, già uomo di fiducia di Francesco SERRAINO, il "boss della montagna", assassinato durante la seconda guerra di ‘Ndrangheta. Nel corso degli anni, CORTESE Maurizio - catturato da latitante nel 2017 dalla Squadra Mobile e dai Carabinieri - ha acquisito una sempre maggiore importanza nell'ambito dei gruppi mafiosi, riuscendo a scalare le gerarchie della cosca SERRAINO, con specifica competenza territoriale nel quartiere di San Sperato.
Oggi quella diretta da CORTESE Maurizio è una consorteria strutturata della ‘ndrangheta unitaria, che trova la sua forza anche nei legami coltivati con esponenti carismatici di altre potenti cosche di Reggio Calabria, che ne hanno determinato il graduale potenziamento e l’ascesa al vertice. Strettissimo il legame con i capi storici della cosca LABATE [intesi i "Ti Mangiu"] egemone nei quartieri cittadini di Gebbione e Sbarre. Fattivo e proficuo il rapporto con la cosca LIBRI di Cannavò, ogni qual volta si è posta l'esigenza di risolvere problematiche comuni e dirimere controversie afferenti alla rispettiva competenza territoriale. Stabili le relazioni con la potente cosca DE STEFANO-TEGANO e in particolare con Luigi [Gino] MOLINETTI, storico esponente del clan di Archi - recentemente arrestato nell’ambito dell’operazione Malefix - sia per la fornitura di acqua minerale, sia per ottenere l’autorizzazione preventiva ad aprire un bar in una zona non sottoposta al controllo della cosca SERRAINO, bensì sotto il dominio della cosca DE STEFANO-TEGANO,nel rispetto delle regole della `Ndrangheta, sia infine per ricevere aiuto nell'accaparramento di clienti e nelle attività direperimento di macchinari aziendali necessari per l'apertura di un esercizio commerciale.
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