Si è insediata la Commissione prefettizia che reggerà le sorti politiche e amministrative del Comune di Tropea dopo lo scioglimento degli organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose deciso ieri dal Consiglio dei ministri in accoglimento di una proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che a sua volta ha accolto la richiesta presentata dal prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco. LEGGI LA NOTIZIA DELLO SCIOGLIMENTO DEL COMUNE
La terna commissariale è composta Vito Turco (viceprefetto), Roberto Micucci (viceprefetto di Vibo) e Antonio Calenda (funzionario economico finanziario). La terna commissariale ha già adottato la delibera di insediamento stabilendo che si rapporterà con l’interno e l’esterno del Comune in forma collegiale, anche se le funzioni del sindaco per i provvedimenti urgenti e contingibili saranno esercitabili dalla Commissione sia in forma collegiale, sia disgiuntamente dai suoi singoli componenti. La terna commissariale resterà in carica per 18 mesi, prorogabili di ulteriori 6. L’amministrazione del sindaco Giovanni Macrì, esponente locale di Forza Italia, si era insediata nell’ottobre del 2018, mentre l’invio della Commissione di accesso agli atti da parte del prefetto di Vibo risale all’ottobre 2023.
A chiedere l’invio di un accesso agli atti al Comune di Tropea era stato sin dal luglio 2022 anche l’allora presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. La cittadina del Vibonese, da molti indicata come la "Rimini del Sud", è la capitale dell'industria alberghiera della Calabria.
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