Il provvedimento riguarda Pietro Paolo Portolesi, 52 anni originario di Platì (Reggio Calabria) condannato lo scorso 21 luglio a 3 anni e 3 mesi con l’accusa di trasferimento fraudolento di beni e valori. Stando alle indagini della Dia, coordinate dall’aggiunto Alessandra Dolci e dal pm Silvia Bonardi, Portolesi, pregiudicato per l’affiliazione alla locale di ‘ndrangheta di Volpiano (Torino), temendo l’avvio di un procedimento di applicazioni di misure di prevenzione avrebbe intestato a prestanomi una serie di imprese da lui amministrate e operanti nel settore delle cave, del trasporto e dello stoccaggio di materiali inerti e di rifiuti da demolizione.
Le società di Portolesi si sarebbero aggiudicate subappalti nell’ambito di opere pubbliche come le demolizioni all’Ortomercato di Milano, i cantieri della Tangenziale di Novara e anche della riqualificazione dello scalo ferroviario di Porta Romana che ospiterà il villaggio olimpico per i giochi invernali del 2026. Il 15 giugno 2022 Portolesi era finito agli arresti domiciliari su ordine della gip Anna Calabi. Il sequestro riguarda quattro complessi aziendali (comprensivi di un fabbricato ad uso industriale, terreni, conti correnti oltre a trenta automezzi tra autovetture, trattori stradali e rimorchi), tre immobili intestati a terze persone ma nella piena disponibilità di Portolesi.