'Ndrangheta, c'è un nuovo pentito della cosca Tegano

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La Procura di Reggio Calabria
  16 settembre 2024 19:58

È Davide Bilardi, 49 anni, pluripregiudicato, elemento di primo piano della cosca "Tegano" il nuovo pentito della 'ndrangheta reggina.

  La notizia è emersa oggi durante il processo "Garden" all' aula bunker, nel corso del quale la Procura della Repubblica ha depositato i primi verbali di interrogatorio sottoscritti dal Bilardi. In quegli atti, il pentito riferisce di un progetto di attentato ai danni del boss Cosimo Borghetto, elemento di spicco operativo nel quartiere "Modena-Ciccarello", che gli inquirenti ritengono alleato con le potenti "famiglie" della 'ndrangheta di Archi. 

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Cosimo Borghetto, infatti, era ritenuto uno dei collaboratori più stretti del boss Paolo Schimizzi, nipote del defunto boss Giovanni Tegano, scomparso quindici anni fa per lupara bianca.  Davide Bilardi - secondo gli inquirenti  -  all' interno della cosca Tegano si "occupava dei rapporti con le altre articolazioni di 'ndrangheta, anche in funzione della raccolta dei proventi estorsivi, e della gestione degli interessi imprenditoriali".  Bilardi, nelle sue dichiarazioni , avrebbe anche parlato dei suoi rapporti con i responsabili della consorteria di "Cannavò", Antonio 'Totò' Libri ed Edoardo Mangiola. Entrambi - secondo il pentito - avrebbe avuto contrasti con Cosimo Borghetto per motivi di supremazia mafiosa. In particolare, è  riportato nei verbali della Dda, Borghetto, "una volta scarcerato, dichiarò di non riconoscere il ruolo di vertice(della cosca Libri ndr) di Filippo Chirico e rivendicava lui il ruolo di capo dell’intera cosca e non più della sola cosca Borghetto-Zindato". Secondo il pentito, Cosimo Borghetto sarebbe entrato nel mirino di Libri e Mangiola e in due occasioni sarebbe sfuggito ad un agguato.

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