‘Ndrangheta, dalla Calabria al Piemonte passando per la Toscana: il ruolo di Cosimo Damiano Gallace

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  29 gennaio 2025 10:44

Un'organizzazione articolata di 'Ndrangheta. Un'organizzazione dove ognuno aveva un ruolo e un compito. Un'organizzazione  che esercita la sua influenza  nella provincia di Catanzaro partendo dal confine a sud di Squillace  fino alla provincia nord di Reggio Calabria (Monasterace e territori limitrofi); ma anche sulla Provincia di Roma sud, ad Anzio e territori limitrofi; in Toscana, nelle province di Firenze e Arezzo;  in Piemonte, nella provincia di Torino. Un'organizzazione secondo gli inquirenti  finalizzata,  grazie alla forza intimidatrice del vincolo associativo  al controllo del territorio  e alla commissione di una serie  di delitti, che vanno dalle estorsioni ai danneggiamenti, alla detenzione e porto illegale di armi, al traffico di sostanze stupefacenti, e alla gestione, diretta o indiretta di attività economiche e all'ingerenza nella vita politica locale. 

Questo quanto emerge dall'operazione che stamattina ha portato all’applicazione di 44 misure cautelari  nell’operazione contro la 'Ndragheta coordinata dalla Dda di Catanzaro ed eseguita  dai carabinieri colpendo  in particolare cosche attive sulla costa del Basso Jonio Catanzarese. Tra le accuse contestate associazione di tipo 'ndranghetistico, traffico di armi e plurimi reati contro la persona e scambio elettorale politico mafioso.

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Al vertice dell’associazione, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ci sarebbe Cosimo Damiano Gallace. Lui, che, secondo le accuse continuava a gestire le attività della cosca, anche dopo la  di carcerazione del 25 novembre 2020  dando disposizioni per intessere alleanze, per curare rapporti  e per gestire il traffico internazionale di stupefacenti. Lui, che avrebbe pianificato le attività estorsive. Lui, che  dirimeva controversie e dava disposizioni per il sostegno delle famiglie dei carcerati.  

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