'Ndrangheta, il boss Gualtieri resta in carcere in Emilia

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  17 gennaio 2025 14:01

Resta in carcere Antonio Gualtieri, 64 anni, esponente di spicco del sodalizio di 'ndrangheta legato in Emilia alla famiglia Grande Aracri di Cutro. Il tribunale del Riesame di Bologna ha confermato il provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Bologna su richiesta della Dda. Lo scorso novembre il boss, dopo aver appena finito di scontare la condanna a 12 anni comminata dai giudici nel maxi processo Aemilia, era finito nuovamente in cella perché indiziato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Un reato di cui deve rispondere insieme a quello di intestazione fittizia finalizzata ad agevolare l'attività della cosca emiliana. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Gualtieri avrebbe tentato di riscuotere un credito di 190.000 euro da un agente immobiliare, vantato da un familiare a cui è intestata una ditta edile.

Per ottenere il pagamento, avrebbe usato i metodi intimidatori della criminalità organizzata, con minacce di morte rivolte ai familiari della vittima. Per il parente del 64enne, invece, sono scattati pochi giorni fa gli arresti domiciliari con l'accusa di interposizione fraudolenta aggravata. Nei confronti di Gualtieri è stata disposta non solo la conferma del carcere, ma una misura reale di sequestro cautelare. A essere colpito l'intero patrimonio della società incriminata, composto da otto terreni e fabbricati, tra cui anche la lussuosa abitazione con piscina in cui il boss calabrese aveva scontato gli arresti domiciliari dopo la condanna nel maxi processo Aemilia.

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