‘Ndrangheta, imputato condannato nel processo Flash va ai domiciliari

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L'avvocato Piero Chiodo
  12 maggio 2025 19:26

di STEFANIA PAPALEO

Maurizio Bevilacqua lascia il carcere e va agli arresti domiciliari. Condannato a 7 anni e 10 mesi di reclusione nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Flash (LEGGI QUI), è stato lo stesso gup Chiara Esposito che lo ha giudicato con il rito abbreviato ad accogliere l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati difensori Piero Chiodo e Stefano Nimpo. I legali hanno sostenuto un affievolimento rispetto al contesto associativo, dimostrando come altri imputati con posizioni più gravi fossero già usciti dal carcere. E il giudice ha evidentemente condiviso tale tesi, sostituendo l’attuale misura cautelare con quella meno grave degli arresti domiciliari presso un familiare residente a Cosenza.

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Ad optare per il rito abbreviato erano stati 33 dei 62 imputati finiti nella rete della Dda all'alba del 18 aprile 2023 con le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, furto, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, per la maggior parte aggravati dal metodo mafioso, ed altri gravi reati, avvenuti nel capoluogo di regione e legati anche allo storico clan dei gaglianesi.
LEGGI QUI LA SENTENZA IN ABBREVIATO

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Adesso toccherà ai rispettivi avvocati difensori valutare l’opportunità di ricorrere in Corte d’Appello contro le condanne riportate dagli imputati, dopo avere avuto modo di leggere le motivazioni della sentenza che sarà depositata dal gup nei prossimi giorni.

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