'Ndrangheta in Toscana: iniziano gli interrogatori di garanzia (I NOMI)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images 'Ndrangheta in Toscana: iniziano gli interrogatori di garanzia (I NOMI)
Un'aula di tribunale
  20 aprile 2021 17:55

Tre distinte ordinanze di custodia cautelare, su disposizione della Dda di Firenze, in relazione a tre indagini collegate tra loro in materia di inquinamento ambientale, narcotraffico internazionale, estorsione ed illecita concorrenza, tutti aggravati sia dall'agevolazione che dal metodo mafioso "in favore di potenti cosche di 'ndrangheta". Sono i dettagli dell'operazione della Dda di Firenze che ha portato all'arresto di 23 persone, oltre al sequestro preventivo di beni per circa 20 milioni di euro.

Nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, presunti esponenti di spicco della cosca di 'ndrangheta radicata sul territorio di Guardavalle (Catanzaro), ritenuta riconducibile alla famiglia Gallace, cui avrebbe fatto capo un'estesa organizzazione criminale transazionale con lo scopo, sostiene l'accusa, di agevolare l'associazione di stampo 'ndranghetistico, capace di pianificare - sempre secondo la procura - ingenti importazioni di cocaina dal Sud America (Colombia, ma anche Brasile) e di piazzarla in Europa (Spagna, Olanda, Inghilterra e Slovenia), Nuova Zelanda e Australia.“

Banner

L'operazione ha stroncato in Toscana più attività criminali riconducibili alla 'ndrangheta infiltratasi nell'intera regione, dal traffico di cocaina, al controllo di lavori stradali, allo smaltimento illecito di rifiuti nelle concerie. Tra gli indagati, ci sono anche esponenti e dirigenti di enti pubblici e politici toscani: in Regione, il capo di gabinetto Ledo Gori per corruzione e il dirigente della Direzione Ambiente Edo Bernini. Indagata anche la sindaca di Santa Croce sull'Arno (PI) Giulia Deidda.In un filone dell'operazione sono stati eseguiti in Toscana, Calabria e Umbria sei arresti (uno in carcere e cinque ai domiciliari) per la gestione di rifiuti reflui e fanghi industriali prodotti nel distretto conciario tra le province di Firenze e Pisa.Alcuni soggetti a capo dell'Associazione conciatori di Santa Croce (Pisa) avrebbero rappresentato, spiegano gli investigatori, il fulcro decisionale di tutto il sistema indagato.“

Iniziati gli interrogatori di garanzia: a presentarsi davanti al Gip di Arezzo ci sono Annamaria Faragò e Manuel Le Rose, difesi dagli avvocati Giampiero Mellea e Neri Pinucci. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e hanno rilasciato dichiarazioni spontanee.

Banner

 

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner