La ‘ndrangheta del Vibonese avrebbe sostenuto elettoralmente i due principali esponenti politici del territorio provincia. È quanto emerge dalle carte dell’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata “Maestrale-Carthago” scattata mercoledì.
Secondo il procuratore Nicola Gratteri ed i pm De Bernardo, Frustaci e Buzzelli, “il sostegno elettorale fornito dalle strutture di ‘ndrangheta a Giuseppe Mangialavori e Vito Pitaro non è motivato da logiche politiche, ma è sintomatico di un più ampio disegno criminoso dove queste compagini criminali cercano, attraverso i canali istituzionali, di ottenere. Quanto detto trova riscontri – evidenzia la Dda di Catanzaro – in una ulteriore conversazione intrattenuta tra Domenico Colloca e Gregorio Coscarella dove entrambi discutono circa i politici da appoggiare alle prossime elezioni regionali con il fine di trarne utilità in relazione al bando di gara per la mensa ospedaliera”.
Domenico Colloca e Gregorio Coscarella sono stati arrestati con l’accusa di associazione, mentre Giuseppe Mangialavori (coordinatore regionale di Fi) è attualmente presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, al pari dell’ex consigliere regionale Vito Pitaro, non risulta indagato, contrariamente al dirigente Asp di Vibo, Cesare Pasqua (concorso esterno in associazione), che, secondo l'accusa, avrebbe raccolto fra i clan i voti per il figlio Vincenzo candidato nel 2020 al Consiglio regionale della Calabria.
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