‘Ndrangheta nel Soveratese. Operazione Orthrus, la Cassazione: “Rivedere le esigenze cautelari e la gravità indiziaria per Chiefari”

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images ‘Ndrangheta nel Soveratese. Operazione Orthrus, la Cassazione: “Rivedere le esigenze cautelari e la gravità indiziaria per Chiefari”
La Suprema Corte di Cassazione
  19 febbraio 2020 14:00

di EDOARDO CORASANITI

La sesta sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la misura cautelare nei confronti di Vito Chiefari, coinvolto, insieme ad altri 16 persone, nell’operazione anti ‘NdranghetaOrthrus”, che a ottobre scorso ha colpito la presunta cosca Chiefari-Iozzo di Chiaravalle Centrale e Torre Ruggiero

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Chiefari è detenuto e dovrà restare in carcere almeno fino alla nuova decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro, la quale dovrà tenere a mente l’annullamento con rinvio dei giudici romani e dunque rivalutare le esigenze cautelari e i gravi indizi di colpevolezza che hanno determinato la privazione della libertà dell’indagato. 

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Difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino , Giovanni Russomanno e Giovanni Aricò, Chiefari (che era detenuto) è accusato di cooperare con il padre (Antonio)  e il fratello (Pietro Antonio) per “il conseguimento degli scopi tipici del sodalizio criminale”. 

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L’attività, dunque, si sarebbe concretizzata attraverso l’imposizione nel mercato dei lavori pubblici a svantaggio di altre imprese. 

Per la Corte di Cassazione, però, le esigenze cautelari e i gravi indizi di colpevolezza sono da rivedere e rivalutare. La palla passa di nuovo al Tribunale della Libertà di Catanzaro.

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