'Ndrangheta nel Vibonese, operazione 'Habanero': il 30 aprile davanti al gup (NOMI)

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images 'Ndrangheta nel Vibonese, operazione 'Habanero':  il 30 aprile davanti al gup (NOMI)

  17 aprile 2025 13:10

di TERESA ALOI

Compariranno davanti al giudice per le udienze preliminari  il prossimo 30 aprile 24 imputati coinvolti nell' l’operazione antimafia denominata in codice Habanero che nel giugno dello scorso anno ha colpito i clan delle Preserre vibonesi ed in particolare i Maiolo di Acquaro e gli Emanuele di Gerocarne, oltre a far luce pure sulla strage di Ariola del 2003.

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I NOMI 
 Luciano Barone, 51 anni, di Montesilvano (Pe), difeso dall’avvocato Domenico Intrieri Cataldo
Cosimo Bertucci, 51 anni, di Gerocarne, ma residente a Orbassano (avvocato Giuseppe Damini)
Francesco Bertucci, 52 anni, di Gerocarne ma residente a Nichelino (avvocati Luigi Chiappero e Ermenegildo Scuteri)
Cristian Capomolla, 37 anni, di Acquaro (avvocato Antonio Barilaro)
Francesco Capomolla, 42 anni, di Gerocarne (avvocato Beatrice Biamonte)
Giuseppe Chiera, 37 anni, di Soriano Calabro (avvocati Sandro D’Agostino)
Francesco Ciconte, 29 anni, di Sorianello, ma residente a Brandizzo (avvocato Vincenzo Cicino)
Domenico Fusca, 44 anni, di Dasa’ (avvocati Nicola Pistininzi)
Giorgio Galiano, 50 anni, di Vibo Valentia (avvocato Sergio Rotundo)
Sandro Ganino, 41 anni, di Acquaro (avvocato Michelangelo Miceli)
Cosmo Damiano Inzitari, 48 anni, di Acquaro (avvocato Antonio Barilaro)
Rinaldo Loielo, 30 anni, di Gerocarne, residente a Rondissone (avvocato Pamela Tassone)
Angelo Maiolo, 41 anni, di Acquaro (avvocati Sergio Rotundo e Sandro D’Agostino)
Francesco Maiolo, 46 anni, di Acquaro (avvocato Sandro D'Agostino e Luca Cianferoni)
Francesco Maiolo, 42 anni, di Acquaro, residente a Brandizzo (avvocati Sandro D’Agostino e Lucio Canzoniere)
Luca Marano, 46 anni, di Pescara (avvocato Salese Canio)
Filippo Monardo, 29 anni, di Soriano Calabro (avvocati Pamela Tassone)
Nicola Antonio Papaleo, 66 anni, nativo di Rosarno (Rc) (avvocato Giuliana De Nicola)
Rodolphe Pinto, 63 anni, di San Salvo, provincia di Chieti (avvocato Giuseppe La Rana)
Vincenzo Pisano, 31 anni, di Gerocarne (avvocati Sandro D’Agostino e Ilario Cosimo  Tripodi)
Francesco Sorleto, 46 anni, di Acquaro (avvocato Sandro D’Agostino)
Pasquale Rottura, 31 anni, di Acquaro (avvocati Giuseppe Gervasi e Vincenzo Sorgiovanni)
Francesca Silipo, 40 anni, di Acquaro (avvocato Sandro D’Agostino)
Giuseppe Taverniti, 48 anni, di Gerocarne, residente a Brandizzo, provincia di Torino (avvocati Cristian Scaramozzino e Vincenzo Cicino).

LE INDAGINI

La ‘ndrangheta tra tradizione  con un occhio alla modernità. Da un lato i metodi arcaici e violenti, esemplificati nelle armi da guerra usati per una strage efferata, dall’altro la capacità di proiettarsi oltre i confini della Calabria per espandersi in mezza Italia e in Europa. Erano queste le dinamiche che muovevano il “locale” di Ariola, cosca attiva nelle Preserre della provincia di Vibo Valentia, disarticolata oggi da un blitz dei carabinieri coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Dinamiche delineate in una conferenza stampa nella sede della Procura di Catanzaro dal procuratore facente funzioni Vincenzo Capomolla e dai vertici dell’Arma dei carabinieri tra cui il vicecomandante generale del Ros Gianluca Valerio e il comandante provinciale dell’Arma di Vibo Valentia Luca Toti. Nel mirino degli investigatori, in particolare, la ‘ndrina Maiolo, il cui baricentro di azione è stato individuato storicamente in una vasta area montana che comprende diversi Comuni tra cui Gerocarne ed Acquaro: l’operazione dei carabinieri   ricostruì l’assetto di comando ma anche quello “militare” di questa cosca, che si era imposta sul territorio a suon di attentati e di agguati, come quello che nell’ottobre del 2003 portò all’uccisione, con 14 colpi di calibro 12, di tre persone in quella che è passata agli annali come la “strage di Ariola”, per la quale   i militari dell’Arma arrestarono mandanti ed esecutori.

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