Tutti rinviati a giudizio e un luogo a procedere, per un totale di 35 a uno. E' l'esito dell'udienza preliminare di oggi al Tribunale di Catanzaro contro il clan dei "Piscopisani", accusato di voler allargare i propri affari illeciti nella città e nella provincia vibonese, e che ha determinato l'indagine dal nome "Rimpiazzo".
Il Gup Paola Ciriaco ha dunque ritenuto sufficienti gli elementi raccolti finora e ha inviato il fascicolo ai giudici del tribunale del collegio di Vibo Valentia per l'1 febbraio 2021, giorno in cui inizierà il dibattimento.
L'OPERAZIONE. Le accuse contestate, a vario titolo, sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’operazione sono stati impegnati oltre 200 poliziotti che hanno eseguito provvedimenti giudiziari a Vibo Valentia e nelle province di Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L’Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano, Udine. Colpita dal blitz è la cosca dei “Piscopisani”, attiva nel Vibonese. Dalle investigazioni, il clan avrebbe spacciato cocaina anche nelle piazze sicliane.
I “Piscopisani”, considerati responsabili di una lunga serie di delitti nella frazione vibonese da cui prendono il nome, sarebbero stati un clan in ascesa, con l’ambizione di competere con la cosca Mancuso di Limbadi, una delle più agguerrite del panorama mafioso calabrese, egemone sulla provincia vibonese.
In totale, la Procura di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri ha chiesto il rinvio a giudizio per 57 indagati: 5 di questi sono già a giudizio davanti al Tribunale di Vibo Valentia (Giuseppe Salvatore Galati, 56 anni, detto “Pino il ragioniere”, indicato quale “capo società” del clan dei Piscopisani; Nazzareno Galati, 30 anni; Rosario Battaglia, 35 anni, uno dei vertici del “locale” di Piscopio; Giuseppe Brogna, 62 anni. Tali imputati sono tutti di Piscopio, ai quali si aggiunge Stefano Farfaglia, 36 anni, residente a San Gregorio d’Ippona).
Fra 3 giorni invece continuerà il processo in abbreviato gli altri imputati.
NON LUOGO A PROCEDERE:
Salvatore Carnovale
GLI IMPUTATI RINVIATI A GIUDIZIO:
Nicola Barba 69 anni di Vibo;
Rosario Battaglia 37 anni di Piscopio;
Giuseppe Brogna 63 anni di Piscopio;
Nazzareno Colace 57 anni di Vibo Valentia;
Domenico D’Angelo, 58 anni di Piscopio;
Giuseppe D’Angelo 47 anni di Piscopio;
Angelo David 38 anni di Vibo Valentia;
Stefano Farfaglia 38 anni di San Gregorio d’Ippona;
Francesco Felice 28 anni di Piscopio;
Marco Fiorillo 33 anni di Piscopio;
Ippolito Andrea Fortuna 61 anni di Vibo Marina;
Maria Concetta Immacolata Fortuna 63 anni di Piscopio;
Michele Fortuna 36 anni di Vibo;
Nazzareno Galati 32 anni di Piscopio;
Salvatore Giuseppe Galati 57 anni di Piscopio;
Benito La Bella 33 anni di Piscopio;
Giuseppe Lo Giudice 42 anni di Piscopio;
Tommaso Lo Schiavo 60 anni di Piscopio;
Cosmo Mancuso 72 anni di Limbadi;
Pantaleone Mancuso 59 anni di Nicotera Marina;
Raffaella Mantella 46 anni di Vibo;
Michele Silvano Mazzeo 49 anni di Mileto;
Mariano Natoli 51 anni di Termini Imerese (Palermo);
Nazzareno Pannace 31 anni di Bologna;
Francesco Popillo 35 anni di Bologna;
Simone Prestanicola 42 anni di Vibo;
Francesco Romano 34 anni di Briatico;
Pierluigi Sorrentino 30 anni di Vibo Valentia;
Michele Rinaldo Emilio Staropoli 64 anni di Piscopio;
Francesco Tassone 43 anni di Vibo;
Annarita Tavella 33 anni di Vibo Valentia;
Gianluca Rosario Tavella 50 anni di Vibo;
Giovanni Tinelli 43 anni di Trieste;
Leonardo Domenico Vacatello 51 anni di Bivona;
Luigi Francesco Zuliani 49 anni di Piscopio
Compongono il collegio difensivo: Diego Brancia, Guido Contestabile, Gregorio Viscomi, Francesco Gambardella Sergio Rotundo Giuseppe Di Renzo, Francesco Muzzopappa.
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