‘Ndrangheta nel Vibonese, sequestro di 2 milioni di euro della Guardia di Finanza

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Guardia di Finanza
  28 marzo 2025 07:21

Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale di Catanzaro hanno dato esecuzione  al provvedimento emesso dal Tribunale di Catanzaro- Sezione per l’applicazione delle  Misure di Prevenzione, con cui e stato disposto il sequestro di prevenzione dell’intero  capitale sociale di una società con sede a Maierato (VV) e del relativo patrimonio  aziendale- individuato in 4unità immobiliari, 4 appezzamenti di terreno, 25 automezzi  e un impianto di produzione di calcestruzzo -per un valore complessivo di oltre 2milioni  di euro, riconducibili ad imprenditore, nei cui confronti risultano acquisiti elementi  indiziari gravi relativamente all’intraneità alla cosca “ANELLO-FRUCI di Filadelfia  (VV) e alla perpetrazione di numerosi reati-fine (estorsioni, reati in materia di armi, reati  ambientali ed altro).

Il provvedimento e stato emesso sulla base di articolate investigazioni economico-  patrimoniali coordinate da questa Procura Distrettuale della Repubblica ed eseguite dai  militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catanzaro – Gruppo  Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) che hanno accertato anche al  pericolosità qualificata del soggetto, atteso il suo coinvolgimento nell’operazione  “Imponimento”.  Lo stesso, peraltro, è stato implicato nell’indagine”Dedalo-Petrolmafie”, eseguita dal  Nucleo P.E.F. Catanzaro congiuntamente al ROS dell’Arma dei Carabinieri di Catanzaro  su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per altre vicende estorsive  aggravate dalla metodologia mafiosa.

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Le investigazioni di polizia giudiziaria hanno consentito di acquisire significative  risultanze investigative idonee alla dimostrazione di come la citata consorteria mafiosa  abbia potuto garantirsi, attraverso la società riconducibile al proposto, l’acquisizione di  commesse per la fornitura di calcestruzzo nei maggiori cantieri attivi nella zona di  influenza.

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Emblematici, in tale ambito, risultavano gli episodi estorsivi che hanno  coinvolto, sotto il profilo indiziario, l’imprenditore, aventi ad oggetto i lavori di  ristrutturazione del punto vendita Eurospin di Pizzo (VV), i lavori di costruzione del  resort in località Galia di Pizzo e i lavori di ristrutturazione della stazione ferroviaria di  San Pietro a Maida (CZ).

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I beni sottoposti a vincolo sarebbero stati acquistati con i proventi illeciti, anche in  relazione alla sproporzione fra il loro valore pari a oltre 2 milioni di euro e gli esigui  redditi dichiarati ai fini delle imposte sui redditi dal proposto e dai suoi familiari.  Il provvedimento è stato disposto ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. n. 159/2011, in attesa del  contraddittorio che avrà luogo dinanzi al Tribunale di Catanzaro – Sezione per  l’applicazione delle Misure di Prevenzione nel procedimento di prevenzione, volto alla  verifica della sussistenza dei presupposti per al confisca dei beni, che è ancora in corso.  Il relativo procedimento di prevenzione patrimoniale è tuttora pendente.

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