Quattro sindaci di Briatico, centro turistico del Vibonese, sarebbero stati sostenuti elettoralmente negli anni dal locale clan Accorinti. E’ quanto affermato in aula dal collaboratore di giustizia, Antonio Accorinti, deponendo davanti al Tribunale di Vibo Valentia nel maxiprocesso Maestrale-Carthago.
“Mi incontravo di nascosto la sera a casa mia con l’allora sindaco Andrea Niglia – ha dichiarato il collaboratore – il quale in diverse occasioni mi chiese il sostegno del clan in cambio di assessorati o posti di lavoro. Io invece per non presentare una lista contrapposta alla sua e per non fargli perdere le elezioni gli chiesi cinquantamila euro”.
Tre di tali amministrazioni comunali di Briatico (sindaci Costantino Massara, Francesco Prestia e Andrea Niglia) sono state poi sciolte per infiltrazioni mafiose nel 2003, nel 2012 e nel 2018. Il collaboratore ha sostenuto inoltre che nelle ultime elezioni comunali del 2020 ha invece dirottato i voti del clan sull’attuale sindaco di Briatico “Lidio Vallone, facendo invece credere a Niglia che avrei votato – ha affermato il collaboratore – per la contrapposta lista di Massara”.
Andrea Niglia è stato anche presidente della Provincia di Vibo Valentia ed è attualmente imputato nel processo Maestrale (troncone con rito abbreviato) per il reato di truffa aggravata dalle finalità mafiose in relazione ad un concorso pubblico.
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