Si è concluso davanti alla Corte d'appello di Catanzaro presieduta da Fabrizio Cosentino (Carlo Fontanazza consigliere relatore; Abigail Mellace consigliere) il processo di secondo grado scaturito dall'operazione della Dda di Catanzaro "Borderland," per 11 imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, violazioni in materia di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito intestazione fittizia di beni.
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Tre le assoluzioni confermate, due le condanne ribaltate in assoluzioni, una prescrizione, una assoluzione che diventa condanna, tre sconti di pena e una nullità della sentenza.
In particolare assolti Antonio Bianco, di Sersale (difeso dall’avvocato Salvatore Staiano); l’ex vicesindaco di Cropani Francesco Greco, di Cropani e Giovanni Colosimo, di Cropani (entrambi assistiti dall’avvocato Pietro Pitari.
Per Luigi Grimaldi, di Belcastro, (difeso dall’avvocato Filomena Brescia), assolto in primo grado, è stata dichiarata la nullità della sentenza di secondo grado e per lui si dovrà celebrare un nuovo processo.
All’imprenditore di Cropani Vito Borelli, (difeso dall'avvocato Gianni Russano) che in primo grado era stato scagionato, sono stati inflitti 6 anni e 8 mesi di reclusione.
Ribaltate in assoluzioni le posizioni di Gregorio Aiello, di Cutro e Salvatore Aiello, di Cutro (difesi dai legali Salvatore Iannone e Romolo Villirillo) ai quali erano stati inflitti in primo grado 10 anni e 8 mesi ciascuno, mentre ora sono stati scagionati con la formula “per non aver commesso il fatto”.
Sconti di pena per Maurizio De Fazio, di Cropani, condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione (codifeso dai legali Pietro Pitari e Gianni Russano), mentre in primo grado aveva incassato una condanna a 10 anni e 8 mesi; Rolando Russo, di Sellia Marina, (codifeso dai legali Nicola Cantafora e Massimo Scuteri) 8 anni e 6 mesi di reclusione, (16 anni e 6 mesi di reclusione inflittigli in primo grado) e Massimo Zofrea, di Catanzaro, (difeso dall’avvocato Gregorio Viscomi), condannato a 13 anni e 6 mesi di reclusione (in primo grado 22 anni).
Riguardo la posizione di Salvatore Scandale è stata esclusa l’aggravante mafiosa dichiarando il 'non doversi procedere' per l’intestazione fittizia per essere lo stesso estinto per intervenuta prescrizione. Scandale e’ difeso dall’avvocato Salvatore Rossi (in primo grado gli erano stati inflitti 2 anni e 8 mesi di reclusione).
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