Nei prossimi cinque anni mancheranno 100 mila laureati

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Laureati cercasi

Le previsioni di Unioncamere per il 2019-2023: non solo medici. Mancheranno anche ingegneri, architetti, scienziati, statistici, manager e laureati in Giurisprudenza

  28 novembre 2019 16:37

AAA laureati cercansi.

Nei prossimi 5 anni il mercato del lavoro italiano nel suo complesso (imprese private più pubblica amministrazione) avrà bisogno di un milione di laureati ma i nostri atenei ne licenzieranno circa centomila in meno.

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Se alla scarsa offerta di laureati (l’Italia è penultima in Europa per giovani laureati: peggio di noi fa solo la Romania) si aggiunge il forte disallineamento fra i percorsi di studio scelti e le richieste del mercato del lavoro il dato diventa allarmante: mentre infatti ci saranno fin troppi laureati in discipline politico-sociali, umanistiche e psicologiche, non solo gli ospedali faranno sempre più fatica ad approvvigionarsi di medici (il buco previsto oscilla fra 60-70 mila posti) ma mancheranno anche ingegneri, architetti, manager, scienziati, statistici e, un po’ a sorpresa, i laureati in giurisprudenza (negli ultimi dieci anni la laurea in legge, tradizionalmente una delle più inflazionate, ha subito un crollo di immatricolazioni che sfiora il 40 per cento).

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Sono questi solo alcuni dei numeri del nuovo rapporto Excelsior sui fabbisogni occupazionali 2019-2023 di Unioncamere presentato oggi alla rassegna Job&Orienta di Verona, presenti la ministra del lavoro Nunzia Catalfo e la sottosegretaria all’istruzione Anna Ascani.

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