"Nessuna censura, abbiamo solo disciplinato l'accesso agli atti". Il sindaco di Girifalco risponde alle accuse di Stranieri

di MASSIMO PINNA

Nessuna censura, solo un accesso agli atti disciplinato da una circolare del segretario comunale.

E' questo quanto si legge in un post sui social a cura del sindaco di Girifalco Pietrantonio Cristofaro. Che si difende dalle accuse di censura (LEGGI QUI), mossegli dal consigliere comunale Luigi Stranieri. "Rilascio delle copie spettanti ai consiglieri dopo apposita formalizzazione ed acquisizione delle relative richieste. Recita così - si legge - la circolare emanata dal segretario comunale rispetto all'accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali". Secondo il sindaco, " una disciplina del modus operandi interno agli uffici scaturito dalla necessità di rendere più ordinato un procedimento, troppo spesso, trasformato da alcuni consiglieri comunali come un mezzo di strumentalizzazione politica". In pratica, "gli atti che arrivano al Comune di Girifalco possono essere visionati dai consiglieri comunali secondo il più ampio diritto di accesso riconosciuto dall’art. 43 del Tuel".

Dunque, "disciplinare l’accesso agli atti, secondo la normativa, non significa far venire meno il diritto di vigilare e controllare. Anzi. Fa sì che tale diritto venga esercitato con maggiore ordine e disciplina: facendo le dovute richieste e rispettando i tempi e i modi più consoni ad un Ente pubblico".

In conclusione, "a riguardo la giurisprudenza offre spunti molto interessanti che vi offriamo al fine di poter meglio comprendere la natura della circolare divenuta, essa stessa, motivo di accanimento politico da parte di alcuni consiglieri comunali che predicano bene e razzolano male visto che gridano allo scandalo di fronte ad una semplice circolare pensata solamente per disciplinare meglio una procedura interna agli uffici".

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