Occhiuto sarà domani a Catanzaro per rilanciare la sua candidatura alla Regione. L’iniziativa a Palazzo di Vetro, sede istituzionale della Provincia del capoluogo, è formalmente finalizzata alla costituzione dei comitati civici a sostegno del sindaco di Cosenza come futuro governatore. Nella sostanza è il primo vero banco di prova dopo le Europee (e le amministrative) per capire la tenuta politica del progetto Occhiuto. A quanto pare però ci saranno assenze pesanti. Sergio Abramo, il padrone di casa, domani sarà da un’altra parte. Dal suo entourage fanno sapere che si recherà a Roma «per impegni istituzionali già presi in precedenza ed inderogabili». Mascherata dalla giustificazione di rito, questa è una bella scucitura. Uno degli elementi che più aveva colpito nella convention del sindaco bruzio di due mesi a Lamezia era stata la posizione di Sergio Abramo, all’epoca considerato competitor interno a Forza Italia, al fianco di Occhiuto, lasciando intendere una sinergia fra i primi cittadini.
Domani invece si rivivrà la stessa situazione ante-Lamezia in cui il sindaco di Catanzaro non è più così allineato alla candidatura del primo cittadino di Cosenza ma torna a sperare che Forza Italia alla fine scelga lui per la rincorsa alla Cittadella, per per poi imbastire la trattativa con i potenziali alleati Lega e FdI. Uno scenario che è cominciato a delinearsi già prima dell’ultima tornata elettorale, quando il candidato sponsorizzato dalla coordinatrice regionale Jole Santelli e dal fratello Roberto ha cominciato a fare i conti con le rogne giudiziarie. Tant’è che Abramo nei giorni scorsi era dato a Roma, ma in quella circostanza non per impegni istituzionali nelle vesti di sindaco di Catanzaro o presidente della Provincia, bensì per coltivare il suo orticello.
Se il forfait di Abramo è last minute, scontata era l’assenza del nucleo vicino all’ex senatore Piero Aiello e al consigliere regionale Baldo Esposito. Seppure in maniera non compatta, alle Europee i loro voti sono stati dirottati verso alcuni candidati di Fratelli d’Italia, per ripicca contro il partito azzurro che, insieme ai fratelli Gentile, ha sempre chiuso la porta ad un loro ingresso ufficiale dopo le politiche del 4 marzo dell’anno scorso.
Alla Sala delle Culture della Provincia, della geografia del centrodestra catanzarese sarà presente soltanto il gruppo organico di Forza Italia, quello che fa capo al coordinatore provinciale Domenico Tallini e che include il movimento Officine del Sud di Claudio Parente, che di Forza Italia in Consiglio regionale è capogruppo. Forse troppo poco per dire che Occhiuto possa uscire con slancio dal capoluogo di Regione di cui vuole essere governatore.
g.r.
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