Non solo malasanità: la storia a lieto fine di un paziente di "Villa del Sole" a Catanzaro

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Villa del Sole a Catanzaro
  19 aprile 2023 17:44

"I casi di mala sanità si contano a decine in tutto il Bel Paese, ed è un fatto purtroppo che ogni giorno ci restituisce episodi continui che ci dicono come il Servizio sanitario nazionale si rende protagonista di continue segnalazioni negative. Ovviamente ci sono episodi gravi e altri meno gravi, che producono in alcuni casi vittime da addebitare a negligenze, scarsa sensibilità e professionale, ritardi negli interventi di primo soccorso, e tante altre motivazioni, in ogni caso sappiamo come sia infinita la lista di episodi che hanno reso la sanità italiana tra le meno efficienti ed efficaci. Ovvio non possiamo generalizzare e spesso dovremmo analizzare le motivazioni che spesso ci riportano alla cronaca, quella cronaca che a causa delle conseguenze nefaste ci prospetta una serie di infelici conseguenze per tanti pazienti ospiti di strutture sanitarie. Tali episodi trovano spesso e molto frequentemente spazio nelle pagine dei quotidiani, e in tutti i media, il clamore si diffonde facilmente, siamo in un’epoca che attingere a notizie immediate è davvero semplice.

Ovvio che un caso di malasanità registra in poche ore una diffusione immediata, è la cronaca a giustificare, il diritto dovere di informare sacrosanto e non si può biasimare, quello che spesso è discutibile è farsi da subito giudici e aguzzini immediati, spesso senza tener conto di tutte le varianti e le circostanze dei fatti. 

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Questo accade quando la notizia deve essere data prima di tutti e possibilmente tanto ricca di dettagli, spesso frutto solo di congetture e priva di verifiche. 
Poi siamo abituati come lettori o spettatori a focalizzare la nostra attenzione solo su quello che non funziona, su quello che è negativo. Tanto che spesso una notizia bella o piacevole non ha la stessa reazione da parte dei cittadini. Però va detto, che se davvero vogliamo essere buoni e imparziali diffusori di notizia dobbiamo pur dare spazio a quelle belle vicende o storie positive, sia per essere onesti deontologicamente, sia per creare speranza e quindi infondere fiducia.

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Giusto e appunto per questi motivi vorrei raccontare la mia esperienza personale, non da giornalista, ma da paziente, quindi direttamente sottoposta ad un’analisi veritiera di quanto ho vissuto. Tralasciando l’aspetto medico, quello che mi ha condotto ad essere seguito prima in ambulatorio e poi in reparto ortopedia nella clinica di Villa del Sole, tralasciando perché posso dire che professionalità e sensibilità, umanità e competenza hanno avuto un totale riscontro, quello che ho vissuto per circa un mese si è rivelato un caso di “Sana Sanita”.

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Tutti gli ingredienti giusti amalgamati ad una serie di dettagli, quei dettagli che fanno la differenza tra sanità cinica e fredda, e sanità prossima al paziente. Personalmente devo dire grazie a tante persone, ma posso dire che la mia opinione è condivisa con altri compagni di reparto, quindi vi garantisco che non sono stato privilegiato, quello che io ho vissuto come paziente lo hanno vissuto in tanti. Io devo ringraziare comunque delle persone come avevo premesso, chi mi ha operato, il dottor Giuseppe Barilaro, tutto lo staff in sala operatoria. Ringrazio tutto il reparto, dottori, ortopedici, infermieri, tutti gentili e professionali, ringrazio anche gli addetti delle pulizie sempre disponibili, come anche il personale della mensa, tutti gentili. Ringrazio anche i colleghi tutti, provenienti da tutta la regione, con i quali si è dialogato e spesso ci si sosteneva vicendevolmente.  

Il dott Giuseppe Barilaro

Dopo l’intervento e a distanza di pochi giorni arrivava anche il momento della riabilitazione, e anche in questo caso ho avuto il piacere di conoscere gente eccezionale, professionisti sensibili, che hanno approfondito sia il disagio dovuto all’intervento, ma anche umanizzato un compito non sempre facile. Vorrei dire grazie a queste persone che con cura e attenzione hanno dato il meglio alla persona e non al paziente e con una stretta di mano vi auguro una vita serena, grazie di tutto: Ambrogio Martino, Rosy Felicetta, Vincenza Lembo, Rossella Paone, Gianmarco Galluzzo. Non mi dilungo ancora e dico solo che per quanto sia difficile vivere esperienze ospedaliere, se si ha la fortuna di trovare “Umanità” la degenza risulta meno pesante.  E quello che mi preme dire, e mi ripeto, è che tale umanità è stata elargita a tutti!"

Carmine Mustari

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