di VITTORIO POLITANO
Nuccio Loreti, scultore catanzarese specializzato nella lavorazione del ferro, ha recentemente presentato la sua interpretazione della maschera tradizionale di Giangurgolo, figura emblematica della commedia dell'arte calabrese. La scultura, dedicata a "Giangurgolo, la maschera catanzarese", rappresenta un omaggio sentito alle radici culturali della città di Catanzaro.
Loreti, seguendo le orme di maestri locali come Saverio Rotundo, detto "u Ciaciu", utilizza la sua abilità nella lavorazione dei metalli per creare opere che fondono tradizione e innovazione. Sin da giovane, ha affinato le sue competenze artigianali, realizzando opere che spaziano da elementi naturali a soggetti legati al territorio.
La scultura di Giangurgolo si distingue per la sua maestria tecnica e per la capacità di evocare l'essenza della maschera catanzarese. Attraverso l'uso sapiente del ferro, Loreti riesce a catturare l'espressività e il dinamismo del personaggio, conferendo alla materia inanimata una vitalità sorprendente.
Questa opera non solo celebra una figura iconica della tradizione locale, ma sottolinea anche l'importanza di preservare e valorizzare le identità culturali attraverso l'arte contemporanea. Loreti dimostra come la scultura possa essere un mezzo potente per raccontare storie e mantenere vive le tradizioni, offrendo al contempo una prospettiva fresca e attuale.
In un'epoca in cui le radici culturali rischiano di essere dimenticate, l'opera di Nuccio Loreti su Giangurgolo funge da ponte tra passato e presente, invitando lo spettatore a riscoprire e apprezzare le ricchezze della propria eredità culturale.
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