
"I cittadini devono sapere che la legge Finanziaria proposta dal governo Meloni infligge un duro colpo ai Comuni, che si vedranno ancora una volta privati di risorse indispensabili per garantire servizi e sviluppo. E infliggere un duro colpo ai Comuni, che sono la prima e basilare interfaccia tra lo Stato e i cittadini stessi, significa colpire al cuore l’idea stessa di democrazia.
La manifestazione promossa a Roma da Alleanza Verdi e Sinistra, alla quale ho partecipato, è servita a mettere a nudo questa semplice verità: la Finanziaria così com’è stata licenziata da Palazzo Chigi incrementa del 130% il taglio delle entrate correnti, prefigurando per il 2026 uno scenario che già prima dei tagli appariva di estrema difficoltà.
Dunque, quegli stessi cittadini che legittimamente e giustamente incalzano noi amministratori sui servizi essenziali forniti dagli Enti locali – basti pensare al tema della viabilità a Catanzaro, sappiano che i tagli del governo andranno a colpire proprio le strade e poi edifici pubblici, territorio, compromettendo investimenti essenziali su manutenzione e sicurezza. Così come, quei tagli, andranno a colpire le politiche sociali, quelle per la famiglia e quelle per la casa. Tutto questo, infine, senza dimenticare i mancati rimborsi ai Comuni per le spese che gli Enti anticipano e che sono – sarebbero, è il caso dire – a totale carico dello Stato.
Questi, i fatti concreti e i numeri scritti nero su bianco sulle tabelle della Finanziaria.
Il governo Meloni non fa che vantarsi dei presunti successi sulla tenuta dei conti pubblici e su altri indicatori macroeconomici, ma è come nascondere la polvere sotto il tappeto. Alla fine, la cinghia si stringe solo intorno ai cittadini e alle fasce più deboli, a cui non resta che tenersi la soddisfazione di mezzo punto di deficit statale in meno. Perché le strade dissestate, il rischio idrogeologico alle stelle, le scuole private del necessario per sostenere i più deboli e i bilanci familiari perennemente in rosso non sono in cima ai pensieri di Giorgia Meloni e dei suoi ministri".
E' quanto scrive, in una nota, Gianmichele Bosco (AVS).
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