In questa occasione, mercoledì 24 gennaio alle ore 12, verrà simulato un incidente industriale - previsto dalla normativa per gli stabilimenti soggetti alla cosiddetta Direttiva Seveso, che riguarda la prevenzione e il controllo dei rischi di accadimento di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze classificate come pericolose - nel territorio compreso in un raggio di 2 chilometri dallo Stabilimento ButanGas di Montalto Uffugo, individuato tra quelli per i quali è stato approvato regolare Piano di Emergenza Esterno.
Sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nell’area target del Comune di Montalto Uffugo, arriverà il seguente messaggio di test:
"TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST".
È utile precisare che il messaggio di test raggiungerà presumibilmente i telefoni accesi di coloro che si troveranno anche in alcune aree dei Comuni limitrofi al luogo target individuato dalla simulazione dell’incidente, vale a dire: Rose, Luzzi, e Rende.
Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere, e non dovrà fare altro che leggere il messaggio che rimanda alla pagina web del sito IT-ALERT, dove sarà possibile visionare il testo del messaggio reale che i cittadini riceverebbero in caso di allarme per quel determinato rischio. Sulla pagina sarà presente anche il link al questionario, a cui sono invitati a rispondere sia chi ha ricevuto correttamente il messaggio sia chi, pur trovandosi nell'area di test, non ha ricevuto la notifica.
È inportante ricordare che il sistema di allarme pubblico sarà operativo per le diverse tipologie di rischio solo dopo l'esito positivo della fase di sperimentazione.
“La Calabria – ha dichiarato il direttore generale della protezione civile, Domenico Costarella – è impegnata in prima linea nei test del nuovo sistema di allarme nazionale alla popolazione in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.
Siamo stati i primi in Italia a sperimentare IT-alert durante l’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” che si è svolta dal 4 al 6 novembre 2022 tra Calabria e Sicilia e tra le prime Regioni a effettuare la sperimentazione su scala nazionale, lo scorso 7 luglio, coinvolgendo circa due milioni di persone presenti in quel momento sul nostro territorio.
Questo perché, come ha sottolineato spesso il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il nostro è un territorio particolarmente esposto a diversi tipi di rischio e dunque necessita di efficaci piani di emergenza e un capillare coordinamento con tutti i soggetti istituzionali preposti nei casi di calamità. Ma soprattutto è fondamentale che ognuno di noi sappia a quali rischi è esposto e che cosa può fare per proteggere se stesso e gli altri”.
Questa ulteriore attività di sperimentazione ha un duplice obiettivo: da un lato sperimentare l’utilizzo di IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio, dall’altro fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico e permettere alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici, con testo declinato in base al rischio e al sito interessato, in vista della messa in operatività in Italia del nuovo Sistema di allerta, la cui fattibilità dovrebbe essere valutata entro febbraio 2024.
I test saranno inoltre utili anche per affinare ulteriormente le funzionalità e testare l’efficacia dei flussi di comunicazione in emergenza tra i soggetti interessati. L’ultima fase sperimentale è iniziata Io scorso dicembre, con lo svolgimento dei test nelle giornate del 19 e 20 dicembre, rispettivamente nelle Regioni Puglia e Veneto per lo scenario incidente in stabilimento industriale e in Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna per lo scenario di collasso di una grande diga.
Ora, dal 22 al 26 gennaio, verranno simulate tre diverse tipologie di emergenza: il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante e, per la prima volta, un incidente nucleare oltre i confini nazionali. I test interesseranno porzioni di territorio ristrette, sulla base dello scenario di rischio simulato, in Valle d'Aosta, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
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