"Ancora violenza all'interno delle mura carcerarie calabresi. Un grave episodio si è verificato nei giorni scorsi presso la Casa Circondariale di Catanzaro, dove due agenti della Polizia Penitenziaria sono rimasti feriti in seguito a una violenta aggressione da parte di un detenuto di nazionalità straniera".
A denunciare l’episodio è il Vice Segretario Regionale SiNAPPE Cristina BUSA’.
"Secondo quanto appreso, l’uomo avrebbe nascosto nella bocca una lametta, presumibilmente ricavata da un rasoio da barba, e senza alcun apparente motivo l’avrebbe utilizzata per colpire un agente all’avambraccio, provocandogli una ferita lacero-contusa. Nel tentativo di contenere l’aggressione, un secondo agente è intervenuto, riportando un trauma contusivo al polso e alla mano sinistra, con una prognosi di dieci giorni - continua il Vice-Segretario Regionale SiNAPPe Cristina BUSA’. La nostra piena solidarietà e vicinanza va ai colleghi feriti, ai quali auguriamo una pronta guarigione. Episodi come questo colpiscono profondamente non solo le persone coinvolte, ma l’intero Corpo di Polizia Penitenziaria, che quotidianamente è chiamato a svolgere un compito tanto delicato quanto pericoloso. È doveroso sottolineare come, ancora una volta, ci si trovi davanti
all’ennesima dimostrazione di quanto il lavoro degli agenti penitenziari sia a rischi altissimi, spesso in assenza del giusto riconoscimento e senza adeguate condizioni di tutela".
"Non è più accettabile che il personale venga esposto a questo livello di pericolo, in strutture sovraffollate, con detenuti spesso affetti da problematiche psichiatriche o con gravi disagi comportamentali. Il carcere di Catanzaro è teatro di una crescente tensione, con episodi di
violenza che si susseguono senza sosta. Detenuti con problematiche psichiatriche e di dipendenza, spesso non adeguatamente gestiti, mettono a rischio l'incolumità degli agenti, che si trovano a fronteggiare situazioni critiche senza il necessario supporto. L'episodio odierno non è un caso isolato, ma l'ennesima dimostrazione delle condizioni di lavoro insostenibili che il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a sopportare ogni giorno. La violenza nelle carceri è in costante aumento Serve più sicurezza, ma soprattutto, serve rispetto per chi indossa ogni
giorno la divisa e garantisce la sicurezza dentro e fuori dal carcere - conclude il Vice-Segretario Regionale SiNAPPe Cristina BUSA’. È indispensabile un potenziamento degli organici, una formazione adeguata ad affrontare le situazioni di maggiore criticità e, soprattutto, l'introduzione di
strumenti che garantiscano la nostra incolumità. In questo difficile momento, il nostro pensiero e la nostra solidarietà vanno ai due agenti, la nostra stima e la vicinanza a loro, simbolo del sacrificio e della dedizione che animano la nostra professione. Siamo con voi e con tutte le donne e
gli uomini che ogni giorno, con coraggio e abnegazione, onorano la divisa, garantendo la sicurezza all'interno delle mura carcerarie in condizioni spesso disumani".
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