Nuovo ospedale, Capellupo: “Nessuno atto formale che rassicuri sui finanziamenti”
Vincenzo Capellupo
17 aprile 2025 08:47
“Occhiuto prova a contraddire se stesso, anni di atti e conferenze stampa con i quali ha detto chiaramente quella che è la sua visione sulla sanità del Capoluogo di regione. Il vice presidente Pietropaolo si contraddice rispetto alle dichiarazioni rilasciate in video nella mattina della stessa giornata. E perfino la nota stampa della Regione, alla fine, contraddice se stessa con cifre messe in fila solo per impressionare: si arriva addirittura a parlare di 350 milioni di euro disponibili!”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale Vincenzo Capellupo.
“Ma come, in poche ore siamo passati dal solo finanziamento Inail di circa 80 milioni di euro a 350 milioni complessivi? E dove erano nascoste queste risorse? Perché nessuno ne ha parlato prima? E come sono state trovate da Occhiuto in poche ore? E infine, perché all’incontro di ieri in Cittadella, dalle note stampa ufficiali non risulta, come invece era stato annunciato, che vi abbia partecipato il direttore generale dell’Inail? Non vorremmo pensare che è in dubbio anche quel finanziamento per l'ospedale di Catanzaro!
Da una riunione di tale livello istituzionale, indetta dal presidente della Regione e commissario alla sanità, sarebbe dovuto uscire un atto formale forte, in grado di silenziare giustamente tutti; e invece nulla. Solo promesse affidate alla stampa che confermano quello che denunciamo da oltre un anno: i 220 milioni di euro previsti per Catanzaro dall’ex art. 20 sono stati spostati e utilizzati per altri interventi. Quindi i soldi per il nuovo ospedale di Catanzaro non ci sono più.
La riunione di ieri del presidente della Regione e commissario Occhiuto con i rappresentanti catanzaresi della maggioranza e la successiva comunicazione istituzionale della Regione rappresentano certamente il punto più basso di molte carriere politiche. Ci restituiscono l’immagine evidente della contraddizione tra l’interesse individuale che impone, purtroppo, obbedienza, da un lato e, dall'altro, l'interesse collettivo della difesa della propria comunità e territorio che necessita, invece, di coraggio e spina dorsale.
La verità è evidente a tutti e credo che i catanzaresi non potranno dimenticare e non potranno perdonare chi è stato complice di una azione pianificata di distruzione del Capoluogo e del suo sistema sanitario”.