Si stanno definendo proprio in queste ore gli ultimi dettagli del programma operativo 2019-21. Il documento principe per l'attuazione del piano di rientro della sanità calabrese valido per i prossimi tre anni, di cui uno e mezzo sarà sottoposto al regime speciale derivante dalle misure previste dal Decreto Calabria.
L'atto dovrà essere trasmesso entro il termine della giornata di oggi al ministero della Salute. Dalle prime indiscrezioni filtrate dal dipartimento di Tutela della Salute c'è un primo punto fermo nella governance della rete ospedaliera: Pugliese-Ciaccio e Mater Domini avranno un unico vertice. Dunque pur se il governo nei mesi scorsi ha impugnato la legge regionale sull'integrazione dei due ospedali del capoluogo, questo non significa che la fusione non resti un punto fermo anche dell'attuale programmazione sanitaria regionale.
Indirettamente significa che riprende vigore lo scenario che vede la professoressa romana Isabella Mastrobuoni a capo delle due aziende ospedaliere. In settimana il Consiglio dei ministri ha individuato l'ex dg dell'Asl di Frosinone come nuovo commissario del Pugliese-Ciaccio. A questo punto è assai probabile che il generale Saverio Cotticelli spingerà sul rettore dell'Umg Giovambattista De Sarro per ottenere l'intesa al fine di investire Mastrobuono anche come capo della Mater Domini. Peccato però che poco più di un mese fa lo stesso De Sarro abbia "bocciato" il nominativo. L'impressione è che ci sarà un lungo braccio di ferro.
(g.r.)
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