"Catanzaro può subire ancora per molto la mala gestione dell’Oasi canina di San Floro? Chi controlla i controllori? Una partecipata cittadina che, non osserva né le più elementari norme di protezione e di benessere animale, né le norme vigenti in materia, nazionali e regionali. Una questione particolarmente odiosa perché riguarda dei poveri animali che non possono difendersi, ma anche risorse pubbliche spese male”.
Ad affermarlo è il gruppo consiliare di Azione a Catanzaro composto da Donato, Parisi e Veraldi.
"Il Sindaco abbia il coraggio di assumere immediatamente idonei provvedimenti nei riguardi di chi ha gestito fino ad oggi la struttura che è l’esempio plastico di mala politica e sperpero di denaro pubblico, che sono i soldi dei catanzaresi! Non esistono convenzioni stipulate con i fornitori, non è dato sapere come vengono effettuate le fantomatiche indagini di mercato!
La valutazione di costi e benefici di un opera pubblica non dovrebbe essere ‘l’abc’ per un’amministrazione seria e competente?” Dando per scontato che sarà la magistratura a fare le dovute indagini è giusto però che sin da ora qualcuno assuma le proprie responsabilità e almeno chieda scusa all’intera cittadinanza derubata di svariate migliaia euro.
Si tratta – rilancia il comunicato– di un’opera, per come è gestita e per come è stata gestita negli anni del tutto inutile figlia del più deprecabile esempio di sperpero di denaro pubblico e mala politica. Il popolo catanzarese è stato derubato ‘nel portafoglio’. I responsabili devono pagare e restituire fino all’ultimo centesimo alla comunità.
Il vile tentativo di aggrapparsi agli specchi pur di salvare il salvabile, ‘utilizzare la struttura come canile sanitario per ospitare temporaneamente cani soggetti ad operazioni di sterilizzazione o di altro genere per la degenza’, non risolve nè tanto meno attenua i problemi della vicenda. Innanzitutto non verrebbero garantiti il diritto alla salute degli animali che sarebbero costretti a vivere, seppur temporaneamente, in condizioni igienico sanitarie precarie.
Inoltre – prosegue – le svariate migliaia di euro sprecate per i costi di gestione, non troverebbero nessuna giustificazione se non nella testimonianza di una pessima gestione amministrativa della cosa pubblica e di una enorme bluff ai danni dei cittadini.” In buona sostanza rivendica la nota stampa “Catanzaro vuole la restituzione del denaro stanco di questa cattiva gestione del denaro pubblico. Scoperchieremo il vaso di Pandora! Basta sprechi!".
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