Occhiuto a Lezzi: "Il ministro non legge le carte. Durante la riunione mi è stata tolta la parola"

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Mario Occhiuto
  30 luglio 2019 19:48

COSENZA-  "Tavoli istituzionali inutili che bloccano lo sviluppo con ministri che non leggono nemmeno le carte". E' quanto afferma, in una nota, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che stamani ha partecipato a Catanzaro all'incontro con il ministro del Sud Barbara Lezzi (leggi qui e qui). "Il sindaco Occhiuto a distanza di alcuni mesi dalla presentazione al ministro Bonisoli nella sede del Mibact dell'ampio progetto 'Proposta per il recupero del Centro storico di Cosenza' - è detto nella nota - ha partecipato oggi dall'incontro di oggi per lui terminato in anticipo in quanto il suo intervento è stato interrotto dallo stesso ministro che gli ha tolto la parola.

'Lo scorso febbraio nella sede del Mibact alla presenza del ministro Bonisoli - sostiene Occhiuto - avevo presentato un dossier di ben quarantadue pagine che racchiudono la 'Proposta per il recupero del Centro storico di Cosenza', ovvero la seconda fase del piano complessivo già avviato dalla mia Amministrazione rispetto all'azione attuata per la città antica in questi anni di governo. Tutto ciò per dire che abbiamo le idee chiare sullo sviluppo urbano come pure sul recupero urbanistico della nostra città antica e che siamo in grado di essere operativi se solo venissimo messi nelle condizioni di agire da chi è predisposto a farlo. Siamo partiti da oltre due anni redigendo progetti con schede ritenute tutte ammissibili dai tecnici del ministero. Ma evidentemente il ministro Lezzi non legge le carte né tantomeno è a conoscenza di come si è espresso in merito il collega Bonisoli, visto che per quanto riguarda interventi a favore dei privati, lo stesso ministro Bonisoli ha proposto finanziamenti alle imprese nei settori dell'artigianato artistico e delle produzioni enogastronomiche e sul turismo'". "Gli interventi di recupero - prosegue Occhiuto - sono previsti solo per gli edifici pubblici e per edifici privati da espropriare che quindi diventano pubblici. Da parte mia nessuna voglia di polemizzare ma solo di dire le cose come stanno. Il nostro progetto per il Centro storico di Cosenza è già finanziato per 90 milioni di euro insieme ai progetti per i Centri storici di Taranto, Palermo e Napoli. Adesso però scopriamo che tentano di bloccarci facendoci sapere che vogliono inglobare il progetto specifico in un Cis complessivo per tutta la Calabria. Questo non va bene, come non va bene che ai tavoli di sviluppo intervenga pure chi non ha nessun titolo per partecipare ma, anzi, si adopera continuamente a bloccare le azioni di sviluppo come del resto emerge dalle varie denunce e indagini in corso, con intromissioni molto discutibili. L'esecutivo Occhiuto ha una visione complessiva su come riqualificare in maniera davvero incisiva il Centro storico di Cosenza. Una visione che identifica nell'arco di 15 anni, 8 dei quali sono già trascorsi, un percorso con proposte precise".

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"A suo tempo - aggiunge Occhiuto - avevamo presentato al ministro Bonisoli una ripartizione mirata dei 90 milioni di euro del Cipe su idee e progetti concreti. Il Comune di Cosenza ha redatto infatti una proposta operativa perfettamente dettagliata sui 20 alloggi da espropriare e recuperare a seguito di inadempimento dei proprietari, sul rifacimento della rete idrica e fognaria (6milioni di euro), sui fondi che servono ad esempio per altri sotto-servizi (2milioni) e, ancora, sull'accessibilità facilitata (12 milioni di euro), sulla riqualificazione degli spazi liberi aperti e sul verde (5 milioni di euro), sugli alloggi di proprietà della Provincia da destinare a facoltà universitarie (10 milioni di euro), sugli immobili di proprietà pubblica (25milioni di euro), da destinare ad alloggi per 2/3mila studenti e giovani coppie portando così nuove persone a vivere nel Centro storico". "Bisogna agire sul presente e in prospettiva - conclude Occhiuto - scongiurando l'ennesimo ciclo di degrado e abbandono con un'azione continuativa e persistente. Per cui davvero non si capisce quest'ennesima manovra di rallentamento che spero non sfoci in un blocco".

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