“Questa ‘tre giorni’ è stata una bella immagine per il Sud e la Calabria, ricca di contenuti e indicazioni di lavoro. La prossima campagna elettorale sarà, per noi, il consuntivo di quanto siamo riusciti a fare alla guida della Calabria, e di quanto non fatto negli ultimi 40 anni. Abbiamo mantenuto gli ospedali aperti e cantierizzato i nuovi, aggiunto 3,6 mld di finanziamenti per portare il nuovo tracciato della 106 ionica fino a Melito Porto Salvo. Il mio gesto delle dimissioni è stato un atto di coraggio, una lezione appresa da Silvio Berlusconi, il quale, di fronte alle difficoltà, cercava sempre di legittimare il suo operato attraverso la legittimazione popolare. Tutti attorno a me, dopo l’avviso di garanzia, avevano paura di mettere una firma, pensavano ormai di avere un presidente di Regione azzoppato. Ma se si ferma la Regione, si ferma la Calabria. All’opposizione dico che nessuno si deve dimettere per un avviso di garanzia, uno strumento che deve essere utilizzato da ominicchi della politica. I calabresi lo hanno ben capito”.
Lo dice, nel suo intervento agli Stati generali del Mezzogiorno, il presidente dimissionario della Calabria, Roberto Occhiuto.
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