Occhiuto: "I rapporti con Calderoli sono cambiati"

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  24 gennaio 2025 15:20

“Non è la prima volta che il governo impugna le norme del Consiglio regionale. Ogni volta che lo ha fatto, nonostante sia un governo del mio stesso colore politico, noi ci siamo opposti davanti alla Corte Costituzionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a margine di una conferenza stampa a Catanzaro, commentando con i giornalisti la decisione del governo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale, su proposta del ministro Roberto Calderoli, la cosiddetta “norma Laghi”: si tratta di una norma regionale che prevede il ridimensionamento della Centrale a biomasse del Mercure nel Parco del Pollino e che Occhiuto ha fortemente sostenuto al punto da minacciare le dimissioni nell’ultimo Consiglio regionale nel caso fosse stata inserita all’odg una proposta di legge abrogativa del Pd.

“A volte – ha osservato Occhiuto - abbiamo vinto, come è successo per le due leggi sugli Ncc, ci opporremo anche questa volta. E’ evidente che i rapporti col ministro Calderoli non sono più quelli che erano all’inizio della legislatura”. Occhiuto ha anche indicato ora il percorso che ci sarà, con riferimento alla normativa sulla Centrale del Mercure, alla luce dell’impugnativa del governo: “Intanto non abbiamo dato corso alle norme come è giusto che sia, perché bisogna avere il giusto rispetto istituzionale e nei confronti del governo e nei confronti della Corte costituzionale che deciderà. Però per quanto mi riguarda – ha proseguito il presidente della Regione Calabria – rimango assolutamente convinto che nel parco più bello d’Europa una centrale a biomasse non ci dovrebbe stare, mi sembra una considerazione elementare”

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