di PAOLO CRISTOFARO
E dopo l'enorme polverone sollevato dalle parole del direttore di "Libero", Vittorio Feltri, l'Agcom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha avviato un procedimento per "hatespeech" nei confronti della trasmissione "Fuori dal Coro" di Rete 4. Per l'Agcom, il conduttore non ha assicurato il rispetto dei principi giuridici legati al rispetto della dignità umana e di non discriminazione, in contrasto alle espressioni di odio.
"Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha rilevato, a seguito del monitoraggio degli uffici relativo alla trasmissione “Fuori dal Coro”, alcuni elementi critici nella puntata andata in onda su Rete4 il 21 aprile 2020. Il Consiglio ha ritenuto che specifici passaggi, nelle modalità di conduzione dell’intervista al Direttore di un quotidiano nazionale, costituiscano una violazione dei principi e degli obblighi del Regolamento di contrasto all’“hatespeech”, riporta il comunicato dall'Autorità per le Garanzie.
"In particolare, nel corso di un’intervista nella quale sono stati espressi giudizi sommari e ingiustificati volti a riproporre stereotipi relativi alla provenienza territoriale dei cittadini italiani, il comportamento del conduttore, ad avviso dell’Autorità, non ha assicurato il rispetto dei principi e delle disposizioni cui devono adeguarsi i fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana nei programmi di informazione e intrattenimento, per
assicurare il rispetto della dignità umana e il principio di non discriminazione e contrasto alle espressioni di odio", prosegue la nota.
"Le violazioni riscontrate - peraltro oggetto di una comunicazione anche da parte del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, nel rispetto della separazione di responsabilità e di funzioni - sono state valutate dall’Autorità particolarmente gravi, anche in ragione della circostanza che gli episodi di ripetuta discriminazione e valutazione stereotipata nei confronti di gruppi di cittadini sono avvenuti nell’ambito di un dialogo tra due giornalisti tenuti, per altro verso, al rispetto delle norme e attribuzioni dell’Ordine, richiamate dallo stesso art. 2, comma 2, del Regolamento".
"In conclusione, in considerazione della circostanza che la trasmissione è già stata oggetto di accertamento della violazione del Regolamento nel mese di marzo ai sensi dell’art. 7 comma 1 della delibera 157/19/CONS, per infrazioni contestate già nel luglio 2019, e che in quella sede si è convenuto sulla necessità di continuare a monitorarne l’andamento, l’Autorità ha giudicato la violazione sistematica e particolarmente grave e ha avviato pertanto nei confronti della Società RTI un procedimento sanzionatorio", conclude il comunicato.
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