Olio e favori per ottenere appalti all' Asp di Catanzaro (operazione "Gerione"): decisione rinviata al 19 dicembre

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Il Tribunale di Catanzaro
  10 dicembre 2019 14:54

Il giudice dell'udienza preliminare, Teresa Guerriero, ha rinviato al 19 dicembre: in quella data leggerà il decreto che dispone il giudizio o la sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Tommaso Antonio Strangis, 54 anni di Lamezia Terme, rappresentante legale della Ats Croce Bianca; Italo Colombo, 49 anni di Catanzaro, ritenuto l’amministratore di fatto dell’Ats Croce Bianca; Francesco Serapide, 56 anni di Catanzaro, funzionario dell’Asp; Giuseppe Luca Pagnotta, 46 anni di Catanzaro, dipendente dell’Asp ed Eliseo Ciccone, 66 anni di Albi, dipendente del Suem 118 di Catanzaro., Gli indagati sono chiamati a rispondere, a vario titolo, di frode in pubbliche forniture, corruzione, induzione a dare o promettere utilità e rivelazione di segreti d'ufficio.

L'indagine che li vede coinvolti è la prima tranche di "Quinta Bolgia",  ora denominata "Gerione",  l'operazione che ha determinato lo scioglimento dell'Asp a cause di presunte infiltrazioni mafiose e che riguardano l'illecita gestione del servizio di ambulanze.

La Procura della Repubblica ha puntato gli occhi un presunto giro di favori e regali (come pacchi di olio) per ottenere gli appalti dell’Asp Catanzaro.

Nelle pagine della richiesta di rinvio a giudizio firmata dal sostituto procuratore Vito Valerio vengono anche sottolineate le precaried insufficienti condizioni delle ambulanze.

Nell'udienza di questa mattina gli avvocati Rosa, Carlo Petitto, Saverio Pittelli, Salvatore Staiano (altri legali interessati e che hanno già discusso la posizione dei loro assistiti chiedendo il proscioglimento: Nunzio Raimondi, Stefano Nimpo, Ennio Curcio, Fabio Gargiulo) con convinzione hanno tentato di sensibilizzare il Gup sull'estraneità dei loro clienti rispetto alle accuse avanzate e confermate dalla magistratura inquirente, rappresentata oggi in aula dal pm Valerio. Quest'ultimo ha confermato di voler mandare a processo i 5 imputati. 




 

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