
Omicidio di Stefano Piperno: dinanzi alla Corte d’Assise d’appello di Catanzaro (presidente Cosentino a latere Commodaro) sono iniziate le discussioni delle parti.
La Procura generale in una lunga requisitoria ha invocato la conferma della sentenza di primo grado nei confronti di Ezio Perfidio, 30 anni di reclusione, e per il padre Francesco Perfidio, 6 anni di reclusione, la cui posizione pet l’omicidio in primo grado è stata stralciata.
Il pg ha chiesto il rigetto dell’appello della difesa ritenendo che in particolare ad Ezio Perfidio non possa essere concesso alcun beneficio in ragione dell’efferatezza del delitto. Analoghe conclusioni delle parti civili (avvocati Nicodemo gentile e Antonio Cozza) che hanno ribadito la conferma della sentenza emessa dal Gup di Vibo Valentia Tiziana Macrì.
La corte, in previsione anche dei tempi previsti per la discussione della difesa rappresentata dall’avvocato Francesco Sabatino, ha rinviato al 21 dicembre per il prosieguo.
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