Si passa al rito ordinario. Il giudice dell'udienza preliminare, Paolo Ciriaco, ha accolto la richiesta degli avvocati Enzo de Caro e Armodio Migali: G.S., 55 anni, residente a Catanzaro, accusato dell'omicidio colposo di Giuseppe Mamone, verrà giudicato con il rito che gli consente di ottenere uno sconto di pena di un terzo della pena. L'episodio è avvenuto il 30 dicembre 2017 a Miglierina (Catanzaro), mentre in aula si ritornerà il 12 novembre
A chiedere il processo è stata il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Stefania Caldarelli, la quale ha valutato come da punire la condotta dell'uomo che avrebbe esploso un colpo di fucile “in assenza di visibilità, spostandosi dalla posizione a lui assegnata dal capo squadra Mamone, senza aver preventivamente individuato la natura del bersaglio”.
Un colpo non voluto, involontario, che ha centrato in testa la vittima provocandone la morte sul colpo “per negligenza, imprudenza, imperizia”.
Le parti offese, individuate nella famiglia di Mamone, sono rappresentante dall'avvocato Anselmo Torchia.
ed.cor.
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