Omicidio Fortugno, Taverniti: "Una delle pagine più tristi della nostra terra di Calabria"

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Diciassettesimo anniversario della morte dell'ex vice presidente del Consiglio regionale Franco Fortugno ucciso a Locri mentre si recava alle urne per le consultazioni cittadine

  16 ottobre 2022 10:20

di GIANPIERO TAVERNITI

Era una domenica pomeriggio, sulla locride, sulla S.S. 106 Jonica. In direzione Locri si notavano tanti lampeggianti blu, qualcosa di grave era successo, sì, era successo, stiamo ricordando un episodio gravissimo, dove lo stato del diritto, la liberta’, la legalita’ vengono calpestati, violentati, uccisi .

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Un pomeriggio domenicale diverso, vi erano le primarie del centro sinistra, dell’UNIONE, presso palazzo Nieddu in centro, alla cittadina di Locri, siamo in provincia di Reggio Calabria ed il Dott. Franco Fortugno, vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, viene colpito e ucciso nei locali istituzionali della cittadina dove si tenevano le consultazioni.

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Grande clamore, un politico, una grande persona, oltre che un professionista serio della costa jonica, viene colpito in questa maniera, nella maniera più crudele, più barbara, nell’esercizio politico, di vice Presidente in carica, mentre democraticamente esercitava un azione, una scelta libera, sana e democratica di votare.

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Sono state colpite, tutte  le forze positive della regione, in una settimana bruttissima , che ha visto tutti i calabresi in lutto, tutti i calabresi che credevano nella politica sana e nelle persone sane al servizio della comunità.

Era il 16 ottobre 2005, ci riferiamo a diciassette anni fa, dove avevamo assistito all'arrivo di tantissime autorità politico istituzionali nazionali, arrivo’ anche il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA C.A. CIAMPI, che dopo i solenni funerali, tutti proprio tutti, fecero a gara, per annunciare parate, promesse e decreti “Sicurezza Locride", che mai sono stati impiegati e mai hanno sortito, migliorie socio-economiche e culturali, che sicuramente devono essere cercate dalla gente, ma da quella gente che si sente forte della presenza di uno stato che sia padrone del territorio e “cassaforte” della libertà nella normalità della vita quotidiana.

RICORDIAMO FRANCO FORTUGNO, con un pezzo, un racconto triste vissuto, che ogni calabrese onesto, innamorato di questa terra meravigliosa, ma malata, non deve mai dimenticare la scomparsa brutale e prematura di un calabrese d.o.c., che nell’esercizio delle sue funzioni di medico e di politico, ha sempre avuto un punto cardinale, opposto a quella parte negativa della nostra terra, un punto cardinale chiamato LEGALITA’, punto cardine che si trova senza bussola, ma si ha nella coscienza fresca e trasparente, quella che è mancata ai barbari “Conquistadores” della Liberta’ della terra di CALABRIA.

R.I.P. Franco 

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