
La Corte d’Assise di Catanzaro ha condannato a 30 anni di reclusione il 67enne Vito Avenoso, ritenuto responsabile dell’omicidio del genero, Luigi Greco, boscaiolo 43enne di Umbriatico, e del tentato omicidio del nipote Francesco, allora ventenne. Il delitto risale al 26 marzo 2022, quando a Verzino Avenoso esplose due colpi di fucile contro i due familiari, causando la morte di Greco e il ferimento del giovane.
È stato invece assolto il figlio dell’imputato, il 34enne Antonino Avenoso, per il quale la Procura aveva richiesto una condanna a 16 anni di carcere con l’accusa di concorso nell’agguato. I giudici non hanno però ritenuto sussistenti gli elementi per affermarne la responsabilità, accogliendo in toto la tesi difensiva dei suoi legali, gli avvocati Peppino Mariano e Gregorio Viscomi).
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri nel corso delle indagini, la tragica vicenda maturò in un clima di forti tensioni familiari. Già nel 2021, infatti, Luigi Greco e il figlio — lo stesso che riuscì a sopravvivere all’attacco — erano stati raggiunti da un provvedimento di divieto di avvicinamento alla moglie di Greco, figlia di Vito Avenoso, emesso dal gip di Crotone.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Peppino Mariano (per entrambi gli imputati), Enzo Savaro (per Vito Avenoso) e Gregorio Viscomi (per Antonio Avenoso).
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797