
La richiesta dell’accusa rappresentata da Ines Bellesi è confermata: la Corte d’Assise di Catanzaro ha condannato all’ergastolo Salvatore Gerace (difeso dall’avvocato Antonio Pucci), accusato dell’omicidio di Giuseppe Parretta, il 18enne ucciso il 13 gennaio 2018 a Crotone. Il giovane è deceduto con un colpo di pistola al cuore.
In aula, di fronte al presidente Alessandro Bravin che ha letto la sentenza, i parenti della vittima, che in più occasioni hanno chiesto giustizia per la morte di Giuseppe.
I giudici hanno escluso l’aggravante della crudeltà e dei futili motivi.
I FATTI:
Intorno alle ore 16:30 del 13 gennaio 2018, Gerace entra nella sede dell’associazione “Libere donne” in via Ducarne, a Crotone. E' il luogo che è diventato anche la casa della famiglia di Parretta. L'imputato inizia a sparare alcuni colpi di pistola.
Nella casa ci sono la fidanzata del 18enne, la mamma, Katia Villirillo, presidente dell’associazione, e la sorella e il fratellino della vittima.
Da quanto ricostruito dall'accusa, Parretta avrebbe fatto da scudo ai parenti.
A quanto pare Gerace avrebbe sparato tre colpi di pisola calibro 38 da distanza ravvicinata, colpendo fatalmente il 18enne di Crotone.
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