Edoardo "Edy" Mangiola, 45 anni, è stato assolto con formula piena dall'accusa di essere il mandante dell'omicidio di Marco Puntorieri, avvenuto il 16 settembre 2011. La decisione è stata presa dal Gup del Tribunale di Reggio Calabria, Stefania Rachele, che ha stabilito che Mangiola "non ha commesso il fatto".
Puntorieri, 41 anni all’epoca dei fatti, era ritenuto un elemento emergente della cosca 'Libri'. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, fu attirato in un agguato all'interno di un casolare abbandonato, dove si era recato a bordo del suo furgone. Qui fu ucciso con numerosi colpi d’arma da fuoco alla testa. Il suo corpo non venne mai ritrovato, ma i carabinieri del Ris riuscirono a risalire alla sua identità attraverso l’analisi del DNA ricavato da tracce ematiche e ossee rinvenute sul luogo dell’aggressione.
Le indagini della Direzione distrettuale antimafia e dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria presero avvio grazie a un plico anonimo inviato agli investigatori. All’interno, una videocamera installata nei pressi del casolare che aveva ripreso le fasi finali della vita di Puntorieri, fornendo elementi chiave per lo sviluppo dell’inchiesta.
Con l’assoluzione di Mangiola, restano in carcere – condannati all’ergastolo – i presunti esecutori materiali del delitto: Domenico Ventura e Natale Cuzzola, ritenuti complici dell’omicidio. La sentenza rappresenta un punto di svolta in un caso che per anni ha rappresentato uno dei dossier più complessi e inquietanti legati alla criminalità organizzata reggina.
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