Operazione "Basso profilo": 13 indagati passano dagli arresti domiciliari all'obbligo di dimora (I NOMI)

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images Operazione "Basso profilo": 13 indagati passano dagli arresti domiciliari all'obbligo di dimora (I NOMI)
Francesco Talarico
  20 aprile 2021 18:46

di EDOARDO CORASANITI

Tempo di scadenze per l'operazione "Basso profilo", il blitz della Procura di Catanzaro che a gennaio scorso ha portato all'emissione di 50 misure cautelari. Coinvolti criminalità organizzata, politica, imprenditori e presunti colletti bianchi di Catanzaro e Crotone. 

Domani sarebbe scaduto il termine di custodia cautelare per gli indagati con gli arresti domiciliari e a cui il Tribunale della libertà ha escluso l'aggravante del metodo mafioso. La Procura, per evitare il decadimento della misura, ha chiesto al Gip di Catanzaro la sostituzione della detenzione domiciliare con l'obbligo di dimora per Luigi Alecce, Elena Banu, Rosario Bonofiglio, Eugenia Curcio, Antonella Drosi, Valerio Antonio Drosi, Mario Esposito, Claudio Zavatta, Alberto Zavatta, Luciano D'Alessandro, Natale Errigo (annullato il capo d'accuso 2 e riqualificato il capo 5), Antonino Pirrello (annullato il capo d'accuso 2 e riqualificato il capo 5), l'ex assessore regionale Francesco Talarico (annullato il capo d'accuso 2 e riqualificato il capo 5). Quest'ultimo, a cui è caduto l'aggravante l'aggravante del metodo mafioso e lo scambio politico-mafioso (riqualificato in corruzione elettorale in base all’articolo 96 del Testo unico per l’elezione alla Camera dei deputati), secondo l'accusa, avrebbe avuto contatti con l'imprenditore Antonio Gallo, uomo accusato di essere interno alle cosche di San Leonardo di Cutro, per ottenere l'appoggio elettorale nel corso delle elezioni politiche del 2018 (alle quali non risultò eletto) in cambio di un interessamento verso le attività imprenditoriali di Gallo.

Revocate le misure cautelari per Tommaso e Saverio Brutto in relazione all'accusa di scambio elettorale politico mafioso ma i due indagati restano ai domiciliari  per i capi di imputazione 2 e 3.

Nel collegio degli avvocati: Antonello Talerico, Raffaele Bruno, Vincenzo Ioppoli, Fabrizio Costarella, Francesco Gambardella, Luigi Falcone, Enzo De Caro, Davide De Caro e Marialaura De Caro, Armodio Migali, Corrado Politi, Michele Fabio Gagliano, Concetta Quartuccio e Domenico Giordano,  Natale Polimeni e Biagio Di Vece, Domenico Caliò, Valerio Murgano.

Finora, è caduta l'aggravante per l’ex assessore regionale Francesco Talarico (difeso dall'avvocato Francesco Gambardella), l’ex consigliere comunale Tommaso Brutto, il figlio ed ex assessore di Simeri Crichi Saverio Brutto (difesi dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Angela Lagamma), l'avvocato Rosario Bonofiglio (difeso dall'avvocato Luigi Falcone),il dipendente del consorzio di bonifica Giuseppe Truglia (difeso dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Arturo Bova)il dipendente regionale Rodolfo La Bernarda (difeso dall'avvocato Tiziano Saporito),  il dipendente del consorzio di bonifica catanzarese Giuseppe La Bernarda (difeso dagli avvocati Andrea Filici e Luigi Villirilli), il commercialista Francesco Le Rose (difeso dagli avvocati Francesco Iacopino e Enrico Monaco)il figlio del finanziere Luciano D’Alessandro (difeso dagli avvocati Enzo De Caro, Davide De Caro e Marialaura De Caro), gli imprenditori Alberto Zavatta e Claudio Zavatta (difesi dagli avvocati Fabrizio Costarella e Vincenzo Ioppoli)il dipendente del Consorzio di bonifica Ionio Crotonese Pino Volpe (difeso dall'avvocato Giovanni Schinea)il direttore del Consorzio Ionio- catanzarese Francesco Mantella (difeso dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Arturo Bova), l’imprenditore Antonio Pirrello (difeso dagli avvocati Natale Polimeni e Biagio Di Vece), la dipendente delle Poste Antonella Drosi e il fratello Valerio Drosi (difeso dagli avvocati Enzo De Caro, Davide De Caro e Marialaura De Caro) , Ieso Marinaro e Daniela Paonessa (difesi dall'avvocato Vincenzo Varano), il dipendente di Invitalia Natale Errigo (difeso dagli avvocati  Corrado Politi, Michele Fabio Gagliano, Concetta Quartuccio e Domenico Giordano). 


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Annullate le ordinanza di custodia e rimessi in libertà Odeta Hasaj (compagna di Ercole D'Alessandro), difesa da Enzo e Maria Laura De Caro,  e il notaio Rocco Guglielmo,  difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Filippo Giunchedi, Vincenzo Cicino, Antonello Talerico, Giuseppe Mussari, Vincenzo Maiolo Staiano, Alice Piperissa.   La prima aveva l'obbligo di firma, il secondo il divieto di dimora. Annullato l'ordinanza di custodia cautelare  anche per Vincenzo De Luca, accusato di associazione a delinquere di stampo mafiosa. 

Scarcerato invece dal gip Giuseppe Selvino, il dipendente del Consorzio di 61 anni di Santa Severina, arrestato con l'accusa di turbativa d'asta: il difensore Eugenio Perrone al giudice ha subito dimostrato che la voce intercettata non fosse quella di Selvino.

Misure e accuse confermate invece finora per il commercialista Giuseppe Bonofiglio, l'ex finanziere Ercole D'Alessandro, l'imprenditrice Glenda Giglio, Eliodoro Carducelli, Santo Faldella. 

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